Sulle città demolite

Vassili Grossman scrittore in Russo del 1900 entrando in una città sconvolta dalla guerra pensava a quanto lavoro umano l’aveva edificata. Dalle macerie ricostruiva con l’immaginazione i cantieri e i mestieri impegnati a realizzarla. La specie umana al suo meglio è artigiana, operaia, non artista.    Al suo peggio è impresaria di distruzioni. Sono entrato…

Ospiti fragili

Esplodono tuoni nel sottosuolo, in cielo invece luci azzurre di notte, a strati di aurore boreali, come a L’Aquila nel 2009.  Scricchiolano, oscillano pareti, le scale in discesa sobbalzano ubriache, intorno chiasso di frantumi e grida: torna il terremoto a scuotere la superficie della specie umana. Gli animali sono illesi all’aperto, in mari, fiumi, laghi…

Nonna Emma

“Come nelle tempeste fosse pace”. Così termina la poesia La Vela, del russo Mikhaïl Lermontov (1814-1841). C’è un punto nel fitto di uno scompiglio in cui le forze contrarie sono così prevalenti che in alcune persone cessa ogni agitazione e sopraggiunge la completa calma. Mentre si manifesta, ci si bada poco. Leggendo il verso di…

Uno straniero

Per un periodo della vita ho maneggiato castagni, per esattezza pali di castagno. Erano alti tre e quattro metri, la circonferenza superiore a due palmi di mano che non arrivavano a chiudersi intorno al tronco. Mi sono capitati tra le mani a Napoli. La data spiega: autunno inverno ‘80 e ‘81, dopo il terremoto. Riabitavo…

La scelta di Davide

Il primo novembre dell’anno 1755 cominciarono a cadere libri dagli scaffali della più antica libreria d’Europa, fondata a Lisbona nel 1732. È l’inizio di un terremoto che stermina centomila persone, seguito da tre onde anomale e infine da un incendio. Era il giorno di Ognissanti, scarsissimo a miracoli. Le catastrofi arrivavano sul mondo come tempeste,…