Nocche

Negli anni delle rivolte politiche ho conosciuto il pubblico coraggio di una gioventù intransigente. Era possibile a conseguenze anche gravi perché c’era un legame di lealtà e di solidarietà che aumentava il valore di ognuno.  Per contro non so immaginare il coraggio personale di chi svolge in solitudine un suo compito rischioso. Penso a Giulio…

Come le gocce

Visitando luoghi lontani, incontrando facce di popoli intenti in differenti usanze, con altri abiti, linguaggi, alle prese con diverse povertà, mi capita di sentire meglio l’appartenenza alla molteplice varietà di una singola specie. Mi capita di avvertire materialmente l’uguaglianza, che di solito è il sostantivo astratto previsto dalle democrazie.  Nei luoghi lontani l’uguaglianza è per…

In hoc signo

Ora è simbolo sacro, all’inizio era un patibolo, il palo di una condanna a morte. Fosse morto più tardi di pena capitale, la cristianità avrebbe avuto sugli altari una forca, una ghigliottina. Così va immaginata la croce ai suoi tempi. Così è grandiosa la forza visionaria che la rovesciò “in hoc signo”. Lo strumento di…

Mostar

Dicono che c’erano i ponti e che sotto passava la Neretva come un cavallo verde che aveva molte selle. La più bella era bianca, di pietra “tinelia” e così alta che pareva una mezza luna. Così gli innamorati a Mostar avevano due lune per andarsi a baciare. Quando c’entrai la prima volta, era l’inverno del…