“Life is a tragedy when seen in close-up , but a comedy in long-shot” (Charly Chaplin)
La vita è una tragedia se vista in primo piano, ma una commedia in campo lungo.
Il 21 febbraio alle ore 18,30 riparte il Cineforum, nella magnifica sede di Moby Dick Hub Culturale, in via Ferrati 3 a Roma con:
“Se chiudo gli occhi non sono più qui”
di Vittorio Moroni.
Alla proiezione segue incontro con il regista Vittorio Moroni e il protagonista del film Mark Benedict Manaloto.
Grazie alla collaborazione tra Fondazione Erri De Luca, OH!PEN Italia, Moby Dick Hub culturale ci sarà una serie di appuntamenti con la proiezione di film e la presenza di autori e protagonisti del film.
Kiko ha 16 anni. Suo padre, defunto, era italiano. Sua madre Marilou è filippina. Vivono con Ennio, il nuovo compagno della mamma, un caporale che sfrutta immigrati clandestini. Ogni giorno, dopo la scuola, Kiko è costretto a lavorare nei cantieri edili di Ennio. Sente di vivere nel pianeta sbagliato. C’è un solo posto dove è possibile sognare: un vecchio bus abbandonato in una discarica che Kiko ha trasformato nel suo rifugio. Un giorno un vecchio amico del padre, Ettore, viene a cambiare il suo destino: lo cerca e si offre di diventare il suo maestro. Ma quell’uomo nasconde un segreto.
Cast:
GIORGIO COLANGELI , BEPPE FIORELLO, MARK MANALOTO, HAZEL MORILLO, IVAN FRANEK, IGNAZIO OLIVA, ANITA KRAVOS, ELENA ARVIGO, STEFANO SCHERIN, VLADIMIR DODA
- Dove: Moby Dick Hub culturale, via Ferrati 3, Garbatella Roma
- Quando: 21 febbraio 2017, ore 18,30
- Ingresso libero
- share on Facebook https://www.facebook.com/events/253006961819234/
Maggiori info sul film – http://produzione6.wixsite.com/sechiudogliocchi
Trailer:
Chaplin
Nella bombetta i guizzi di scugnizzo, ai piedi il paio di
scarpe smisurate,
il minimo di baffi, l’appoggio di una canna di bambù,
nel cerchio stretto del finale sulla via sterrata.
Il suo fagotto in spalla porta dote nuziale
al cinema del millenovecento.
Si china a terra, prende la bandiera caduta da un
trasporto,
si sa che è rossa, pure se il film è tutto biancoenero.
Sta da malcapitato davanti alla sommossa,
come l’umanità del secolo passato, rigirata
nella ruota dentata di un’epoca ingranaggio.
Si che doveva sbattere contro i corpulenti,
i solenni in divisa, sgusciare tra le gambe,
abitare nella baracca e amare Paulette Goddard.
E il Chisciotte che non abbiamo meritato.
Ha preso in giro lo sterminatore del suo popolo
riuscendo a maledirlo col sorriso,
nessuno è stato tanto fuori posto nel millenovecento.
Perciò di tutt’un secolo di noi, ricorderanno lui.
Erri De Luca
Moby Dick Hub
Via Edgardo Ferrati, 3, 00154 Roma, Italia
Per analogia
Rembrandt
Pane crostini pagnotte
Così è per me
la ronda di notte