Le guerre moderne producono più perdite tra i civili quando le battaglie si svolgono dentro affollati centri abitati. Chi non può evacuare in tempo resta intrappolato tra l’attaccante che si spiana la strada con le demolizioni casa per casa e il difensore che si barrica tra le macerie.
Rakka, Mosul, Aleppo, Mariupol, Gaza: le conseguenze per i civili inermi comportano stragi.
Il punto principale dell’offensiva israeliana è per me la man bassa di territori palestinesi in Cisgiordania permessi con l’occupazione di nuovi insediamenti.
Lì non c’è nessuna ragione di guerra. Nei territori della Cisgiordania l’espansione degli insediamenti religiosi protetti dall’esercito è una rapina a mano armata di località altrui.
Da Gaza le forze israeliane se ne dovranno andare, l’occupazione in corso non potrà portare a un’annessione, perché Gaza è totalmente palestinese. Gli effettivi militari israeliani, riservisti compresi, non possono tenere e amministrare una popolazione totalmente ostile e a schiacciante maggioranza.
In Cisgiordania e a Gerusalemme est invece gli insediamenti sono già più di duecentocinquanta e con settecentomila occupanti. Il loro aumento è una strisciante annessione.
L’attenzione su Gaza trascura e oscura la principale occupazione di terre altrui, senza nessuno scopo militare da accampare a giustificazione.





Che cosa trascura, che cosa oscura?
Decine di mogliaia di civili massacrati oscurano o rendono trascurabile il decennale stillicidio rapinoso della Cisgiordania?
Che argomento sarebbe questo?
Grazie Erri! Finalmente risento la tua voce!