Un jet militare delle Frecce Tricolori precipita durante un’esercitazione. L’impatto al suolo investe e brucia un’automobile con una famiglia.
Il cielo sopra Torino diventa per un giorno un cielo di guerra.
Alcune tragedie ripetono su piccola scala più vasti avvenimenti. I conflitti moderni attingono bersagli civili almeno quanto quelli militari. I missili russi puntano intenzionalmente a retrovie di mercati, scuole, ospedali, abitazioni ucraine.
Il jet delle Frecce Tricolori è un aereo da guerra adibito a esibizioni spettacolari. Equivale alla tigre addomesticata di un circo. Sopra Torino la tigre è scappata dalla gabbia e ha sbranato una famiglia. Il pilota domatore si è catapultato fuori prima dell’impatto.
Un’arma letale depotenziata a giocattolo resta ugualmente capace di uccidere a casaccio.
La tragedia della famiglia di Torino è l’effetto collaterale dell’uso improprio di un’arma da guerra. Ha già prodotto in passato altre disastrose conseguenze.
Va riposta nel fodero e dismessa.
Sappiamo quanto siano seguite le Freccie Tricolori e quanto dispiacere provoca il lasciarle a terra. Ma è arrivato anche questo momento, ma non sarà la unica rinuncia che saremo costretti a fare. Per il nostro futuro.
concordo anch io…le acrobazie di quel genere sono solo sfoggio di potenza ma costituiscono un enorme consumo gratuito di carburante nonché di inquinamento…quando ildisastro non arriva comeinvece ha fatto a torino
concordo, le acrobazie militari non hanno alcuna utilità e il rischio è troppo alto, incalcolabile quando una bimba viene sottratta per sempre alle sue capriole. Basta con queste stupide esibizioni.