L’ 8 di ottobre si è fatta sentire la musica. Al circolo Monk dell’ARCI, a Roma, si sono messi insieme più di trecento musicisti italiani. Oltre ai presenti, chi di loro non ha potuto esserci ha mandato un messaggio, un video, uno scritto. Erano più numerosi di quelli riuniti dal palco del Primo Maggio a piazza San Giovanni.
Si sono svolti così, all’insaputa volontaria degli organi di informazione, gli Stati Generali della Musica Italiana, convocati dall’ordine del giorno: testimonianza di solidarietà. Artefici dell’assemblea: Gino Castaldo, Francesco Fiore della Med Free Orchestra, Cristiana Piraino travolgente divulgatrice in rete dell’appuntamento.
Solidarietà a uno scrittore sotto processo per le sue convinzioni pubblicamente espresse: dovrei ringraziare i musicisti uno per uno, ma stavolta rovescio la frittata. Ringrazio invece: LTF per la sua denuncia e la Procura della Repubblica di Torino per avere dato luogo a procedere contro di me tramite il reato di istigazione.
Ringrazio loro per avere istigato la più forte e civile risposta di solidarietà.
Con la riesumazione del reato di istigazione introdotto nel 1930 nel Codice Penale, hanno inteso sabotare il diritto alla libertà di espressione. Hanno inteso sospendere l’ articolo 21 della Costituzione. La musica italiana ha stabilito la buona tenuta di quella disposizione.
Sul palco dell’8 ottobre ho ricordato la canzone “Contessa” di Paolo Pietrangeli. Una sua strofa diceva :”Compagni dai campi e dalle officine/ prendete la falce, portate il martello/ scendete giù in piazza picchiate con quello”. A nessun giudice venne in mente di istruire processo per evidente reato di istigazione. Perché la musica proteggeva quelle parole offrendole l’ immunità dell’opera di ingegno. Perciò il mio torto e’ stato quello di non aver cantato: “La Tav va sabotata”.
L’8 ottobre la musica ha suonato,per proteggere delle parole. Qualunque sarà la sentenza del prossimo 19 ottobre 2015 non riuscirà a mettere a tacere ne’ me ne’ ognuno di quelli che hanno testimoniato in questi due anni per il diritto alle parole contrarie.
Erri De Luca
“Solidarietà a uno scrittore sotto processo per le sue convinzioni pubblicamente espresse: dovrei ringraziare i musicisti uno per uno, ma stavolta rovescio la frittata. Ringrazio invece: LTF per la sua denuncia e la Procura della Repubblica di Torino per avere dato luogo a procedere contro di me tramite il reato di istigazione.
Ringrazio loro per avere istigato la più forte e civile risposta di solidarietà.”
Io sto con Erri
Testimoniare – Resistere – Non tacere – Partecipare – Solidarizzare: almeno questo possiamo e dobbiamo!
E domani con animo ansioso saro’ con te!