“I Messicani discendono dagli Aztechi, i Peruviani discendono dai Maja, gli Argentini discendono dalle navi”, secondo un popolare detto argentino.
Gli Italiani da dove? Dal Mediterraneo. Da noi è detenuta la maggioranza del patrimonio culturale dell’umanità grazie al mare che ce lo ha portato. La nostra specialità è stata l’elaborazione di civiltà prodotte altrove. Anche la religione è venuta con le navi, portata da schiavi deportati e non da missionari. Prima si veneravano innumerevoli divinità. Ultima venne a impiantarsi quella che le estirpò e le estinse tutte quante insieme, rivendicando la sua esclusiva.
Il monoteismo è stato lo sconvolgimento più potente del Mediterraneo. Ridusse le altre religioni a mitologia, leggenda, materia narrativa. Fu così travolgente da scomporsi in tre rami principali, l’Ebraismo dell’origine, il Cristianesimo che lo espanse, l’Islam che si diramò dalla penisola arabica.
Tre monoteismi: per principio nessuno dei tre è conciliabile con gli altri due. Se uno è il solo vero, gli altri due falliscono. I rapporti tra loro sono stati basati sulla forza. Cristianesimo e Islam, espansionisti, si sono combattuti a oltranza per mare fino alla battaglia di Lepanto (1571) e per terra fino alla battaglia di Vienna (1683).
Per sua disavventura Gerusalemme è luogo sacro a tutte e tre le fedi combattenti. “Questa città è la pentola e noi la carne” è scritto di lei nel libro di Ezechiele.
Gerusalemme è il plesso solare del Mediterraneo, principale centro nervoso della sua storia, “ombelico della terra”, secondo la scrittura sacra.
Da quando fu presa e tolta dal re Davide allo scomparso popolo degli Ievusei, da lui fatta capitale del regno, il suo statuto politico è cambiato le dozzine di volte. Per la gran parte dell’ultimo millennio è appartenuta all’Islam.
Qualunque sia l’ultima sua definizione politica, è certo che non sarà l’ultima.
La sola notizia inesorabile di Gerusalemme è che fu, è e resterà capitale di tre monoteismi concorrenti fino a fine dei tempi.
Erri
caro Ivano, senza parentesi come scudo,leggo il primo gennaio,oggi, le tue parole che sanno un po’ di delirio alcolico.In vino veritas…..comunque.
Così,nelle nostre comode e calde case, possiamo leggere quello che Severino Cesari ci lascia quasi come testamento,come eredità per il tempo a venire.
Pensieri solo per me ,li definisce,ma si sente che chiama noi,che parla a noi.Te ne scrivo alcuni
LE migrazioni sono la grande ferita,il grande dolore,possono diventare non solo la grande misericordia ma la grande occasione del nostro tempo.
I muri sono la morte,ma sono già macerie.
Briciole nella corrente
In quella corrente che scorre sotto i nostri occhi i morti di freddo e stenti nei tir d’Europa,che sorpassiamo in autostrada.La stessa corrente spolpa in sussurri i morti fratelli nel mare.
………………………………………………………………..
I muri sono la morte e l’illusione della permanenza,l’illusione stessa di un mondo stabile,che non è esistito mai.
Tante poi sono le pagine meravigliose.Da leggere e da rileggere con quelle di Erri._Se i delfini venissero in aiuto_(libreria Dante-Descartes).
proviamo a iniziare bene l’anno,chi bene comincia……buona giornata
a fumare l’erba di eastwest. così siamo rimasti con un numero osceno di bambini. è da poco terminato un pigiama-party e adesso, il numero osceno di bambini, dopo ore di panico, spossati, finalmente dormono. Le altre due carogne di babbini, l’erba di eastwest, l’hanno trasformato in acido crack northsouth, e hanno fatto cose ancor più oscene senza pigiami e pacifiche democratiche del Ivan Terraibile dal mare mediterribileaneo immacolato dall’internet osceneibile
http://www.zlatkovsky.ru/picture/erotica/big/15.jpg
…………((io))………invece………assieme ad altri 2 babbini, abbiam deciso di mandare altri babbini e mammine a ballare e, perché no, a fumare l’erba di eastwest. così siamo rimasti con un numero osceno di bambini. è da poco terminato un pigiama-party e adesso, il numero osceno di bambini, dopo ore di panico, spossati, finalmente dormono. Le altre due carogne di babbini han deciso che sarei stato ((io)) a parlargli e leggergli robe per farli crollare. e allora ho attaccato immediatamente una sonora pippa ((un po come questa)). Mentre le due carogne si eclissavano per il loro turno di alcool, jazz e, perché no, pure l’erba di eastwest; nella camerata ho spento la luce ma la cosa s’è fatta inquietante per tutti gli occhioni che al buio avevo ora addosso e che attendevano chiacchiere e letture pre-ninna … gli ho parlato di tanti altri bambini che in tante altre parti del mondo avevano terminato il loro pigiama-party e che, anche loro ascoltavano un babbino che gli raccontava, invece, di noi. martina dall’alto del suo letto a castello mi fa, da dove? ebhè, da aleppo, da zagarolo, da gerusalemme, da tutti i paesi. tommy che è grandicello fa: non è vero ad aleppo c’è la guerra! io un po nervosetto: tommy aiutami per favore ((…e non rompere le palle l’ho pensato!)). nel frattempo m’accorsi che gli occhioni come le lucciole, diminuivano. ai tenaci che rimanevano, ho letto una lettera insolita a babbo natale. sta letterina finisce così :: “…caro Babbo, fammi un favore, il prossimo anno arriva dal mare. Lo so che dal cielo, volando fa figo, ma prova ad usare per una volta il barcone. Remi per renne e un sacco di gente. Miglia di sale e bocche da sfamare. Arriva nudo, senza regali, facci sentire che non siamo soli. Che in questi viaggi atroci di gran sofferenza, sbarca di tutto tranne che la speranza. Sarebbe bello vederti arrivare a Lampedusa o dove ti pare, giù dal barcone con un sacco di gente, in barba ai razzisti e alle persone disumane, urlare insieme Buon Natale!” [[testo intero sul blog della teatrante ornella bonventre]] baci a tutti fino ad aleppo, gerusalemme ed oltre………non è vero ad aleppo internet non c’è … tommy non rompere le palle e dormi!!
e mi dolgo………
e mi dolgo ((“di essere raspa più di ogni raspa” e mi dolgo per l’amore immutabile e fedele e mi dolgo “di essere letame più del letame” e mi dolgo per quel che vorreste fossi e mi dolgo “di essere un arazzo cafone” e mi dolgo mai per quel che poi vorrei foste e mi dolgo “di non dolermi affatto in versi” e mi dolgo ai peli di visnù che preferii al nepente omerico e mi dolgo “come puttana alla malinconia d’un verso” e mi dolgo per il poeta zittito coi bastoni al lido e mi dolgo l’essermi perso il’ič nel cabaret della hennings e mi dolgo “ma è anche la mia confessione fedele” e mi dolgo con gerard sortito senza me nel “voyage en orient” e mi dolgo “di essere qui anche per questo” e mi dolgo per la mandola dei domobrani e mi dolgo per ogni fior scavato nel lasso d’un sospiro miei tre sol tanto e mi dolgo di “mammelle urgenti” cui pochi s’abbisognano e mi dolgo ai mercanti che infettano i sogni e mi tolgo colla t per schietto delirio etilico? psicotropo? comunque mio qui pure assai lesto ma… “null’altro! Tacete.”)) ) ) ) ) )
sono esattamente le 11
quasi in ritardo,ma non troppo, auguri a tutti aspettando il 2018 con Kind of Blue
Grazie Erri,ai tanti giorni che verranno……
Ognuno le interpreti come vuole,come sempre d’altronde, le parole che ci arrivano e ci sorprendono.Siamo noi i destinatari,noi lettori.
A tutti i frequentatori ,pure o soprattutto ai silenziosi,di questo prezioso spazio, auguri per l’anno e per i giorni che stanno arrivando
Ascoltiamo le parole di Severino Cesari
Io sono la cura
Noi siamo la cura.
La cura sono queste pagine che scrivo.
La cura è questa gioia,questa gratitudine,
questa chiarezza dopo il torpore e l’indistinto,
.
.
strano, che razza di commenti si fanno qui, sembra che è un unica persona che commenta con nick diversi, ma che usa qualità diversa di erba.
Gerusalemme, “un porto sulla riva dell’eternità”
sanno che Parigi mi è cara ma per motivi che vanno ben oltre la città dei lumi d’antan
mentre i diavoletti custodi dell’infanzia animale mi stanno strizzando l’occhio……
invito tutti all’ascolto della Traviata,e per alleggerire i pensieri tristi profondi ambigui letti fino a questo punto,e perchè Erri ama Parigi quasi sua seconda casa,e perchè credo sia
l’opera più bella di Verdi.—–A Erri PARIGI O CARA. e anche a tutti noi non traviati ma fin troppo fedeli ogni settimana o quasi a questa sorta di agora.Buona serata.
jacques ci avvisò, tra le tante riscritture dei testi apostolici v’accapì cosa in realtà scrisse luca, giovanni o matteo……ma lasciam stare le goff il genio ((lui si!!))……tornerei a gesù e all’imene di maria……ma che forse…forse…davvero non lo ruppe?!……e che la storia non fu manipolata per ipse dixit ((cioè chi la volle cotta chi cruda?))…ma…per “fenomenologia dello spirito” ((santo, direbbe gesù))……naaaaaaaaaaaaaa :: “la terra prima del paradiso” ((siempre)) e in questa cazzo di terra la pace non c’è……per primitivo ‘negotium’ dei potenti ((l’imene si ruppe…altrochè?!))
Anna a tuo modo sei una combattente, dell’albero genealogico,
pure immaginario, però a me non frega niente.
Penso Il tempo. Ha del metodo come la follia di Amleto,
pervasivo come l’aria che respiro.Il tempo ingannato è un
ossimoro,è più esatto dire che l’ho gettato sul divano -ieri.
Oggi ho fatto l’ape operosa,lo so ,non è la stessa cosa.
Comunque è sera distrattamente dolorosamente penso
alle persone care—-sguardo obliquo come il tempo
poi….sì la primavera …che tempo farà a Gerusalemme la sera?
il mondo è diviso in due parti in conflitto tra loro: tra chi pensa che il mondo è diviso in due, e tra chi pensa l’opposto.
il mondo è un luna-park felliniano di suicidati che pensano: “io penso che …”?
errata corrige
tra chi pensa che il mondo è diviso in due, e chi pensa l’opposto.
Spesso mi piace fantasticare sul mio albero genealogico e sono arrivata a immaginarlo così, un po’per le origini, un po’ per il mio carattere: logicamente Adamo ed Eva, Nettuno,Cassandra, un’amazzone, sanniti delle Forche Caudine, Spartacus, Monna Lisa, Giordano Bruno,Masaniello, la spigolatrice di Sapri…sì Sono di razza mediterranea fieramente terrona, cittadina del mondo, e penso che bisognerebbe dividere il mondo in due:tra chi vuole la pace e chi vuole la guerra. Che i secondi si ammazzino pure tra loro.
C’è una solitudine che parla troppo
non si riesce a zittire
troppe le voci a contrasto
Nicotina per dimenticare tutto quello che tu sai stanare.
Questa è stata la civiltà almeno fin qua .Però diciamo la verità
non è stata solo brutalità.Pensa al Partenone prima di Newton
o al Paradiso perduto ma non per Dante o a Federico secondo il grande
che aveva in gran considerazione Gerusalemme non essendo un coglione.
Non vorrei parlare degli incubi della storia ormai li sappiamo a memoria
anche se poco abbiamo imparato ma se ti parlo di arte o di poesia è per
consolare l’anima mia ,perchè, diciamo la verità,la storia è anche questa
piena di capolavori venuti dai dolori di uomini a noi superiori.Se ascolti
Bach o Mozart o Beethoven capirai l’odore del lillà e la grande umanità nascosta qui e là.
Se leggi Rilke capirai con meno sgomento l’essere e il tempo.Se poi leggerai il
Vangelo scoprirai cosa significa essere UOMO INTERO.Ma tu
che tristezza mi dai con quell’aria da samurai…….alla ricerca del senso perduto
Se volete fare poesie potete continuare con cosa penso io e cosa pensate tu, oppure voi e loro, visto che siamo in democrazia dove tutti pensano soprasotto la legge di Newton, me se volete considerare come stano veramente le cose, si comincia da qui, da bambino Gesù che fa guardare l’ombelico ai altri bambini:
Giorni verranno per te [Gerusalemme] in cui i tuoi nemici ti cingeranno di trincee, ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte; abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata – Luca 19, 43
Esattamente quel che è successo 70 d.c.
non per me nicotina, perché la mia arroganza non arriva cosi in alto, non può arrivare cosi in alto. Se io dico che esiste la legge di gravità, non è che lo scoperto io, non penso che sono Newton.
Gerusalemme non è stato mai un posto importante nella storia, infatti è stata una provincia sperduta dell’impero romano. E’ stato importante – potenzialmente importante – dal punto di vista provvidenziale fino alla morte di Gesù, un fallimento clamoroso. E’ Gesù stesso che si lamenta per il trattamento amoroso che li ha fatto Gerusalemme, non io. Dopo Gerusalemme non ha avuto nessun importanza per ebraismo, non c’erano più ebrei lì, soltanto nostalgia di emmigrati. Per il cristianesimo ha avuto soltanto un valore simbolico, e anche questa persa gradualmente nel tempo a scapito dell’Atene dal tempo dell’Illuminismo. Lo stesso per Islam, aveva importanza simbolica soltanto per astio contro il cristianesimo. Israele e un stato senza nessun importanza, importanza economica zero, importanza politica peggio, ha una importanza negativa, falsa, iperbolizzata dai giochi idioti dei grandi imperi. Trump è un idiota e un falso problema ingrandito iperbolicamente.
https://www.youtube.com/watch?v=HFp614kO658 :: Sii benedetto, o Signore / Sii benedetto, o Signore, / Sii benedetta, o Gerusalemme / Sii benedetta, o Gerusalemme / Dalla Bibbia e dal Corano / la rivelazione a Gerusalemme: / Pace, la pace sia su di voi / Potete vedere cristiani, ebrei e musulmani / vivere insieme e pregare, / Così sia! Rendiamo grazie e lodi / Sii benedetto, o Signore / Sii benedetto, o Signore, / Sii benedetta, o Gerusalemme / Sii benedetta, o Gerusalemme / Gerusalemme, sono qui, / Gerusalemme, ti amo / Gerusalemme, sono qui / Gerusalemme, ti amo / Israele mi è caro / Israele mi è caro / io ti amo / Israele mi è caro / Israele mi è caro / Israele mi è caro / Israele mi è caro / io ti amo / Israele mi è caro / Dalla Bibbia e dal Corano / la rivelazione a / Gerusalemme: / Pace, la pace sia su di voi / Potete vedere cristiani, ebrei e musulmani / vivere insieme e pregare, / Così sia! Rendiamo grazie e lodi / Sii benedetto, o Signore / Sii benedetto, o Signore, / Sii benedetta, o Gerusalemme / Sii benedetta, o Gerusalemme / Gerusalemme, sono qui, / Gerusalemme, ti amo / Jerusalemme, sono qui / Gerusalemme, ti amo / Israele mi è caro / Israele mi è caro / io ti amo / Israele mi è caro / Israele mi è caro / Israele mi è caro / Israele mi è caro / io ti amo / Israele mi è caro … ך אתה אדוני / ברך אתה ירושלים / ברך אתה ירושלים / ברך אתה אדוני / ברך אתה אדוני / ברך אתה ירושלים / ברך אתה ירושלים / ברך אתה אדוני / ברך אתה אדוני / ברך אתה ירושלים / ברך אתה ירושלים / ישראל יקרת׳ / ישראל יקרת׳ / אני אהב אתך / ישראל יקרת׳ / ישראל יקרת׳ / ישראל יקרת׳ / ישראל יקרת׳ / אני אהב אתך / ישראל יקרת׳ / ברך אתה אדוני / ברך אתה אדוני / ברך אתה ירושלים / ברך אתה ירושלים / ישראל יקרת׳ / ישראל יקרת׳ / אני אהב אתך / ישראל יקרת׳ / ישראל יקרת׳ / ישראל יקרת׳ / ישראל יקרת׳ / אני אהב אתך / ישראל יקרת׳
((traduzioni presso https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=1511))
Amen!!
comunque eastwest ognuno è la misura del suo mondo.Gerusalemme un posto turistico qualsiasi?Per te, forse…….ma farla passare quasi per un luna-park credimi è un azzardo
( esagero come fai tu )se non altro per le cose che vi accadono.Devo aggiungere, per correttezza, che ho conosciuto persone umanissime nei luna-park oltre a una certa tristezza.Che il mondo stia diventando un grande triste violento luna-park a macchia di leopardo è possibile se osserviamo le facce dei potenti di turno………..?
Gesù bambino sta cercando il suo ombelico:
Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono inviati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una gallina raccoglie i pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Matteo 23,37
“Anche la religione è venuta con le navi, portata da schiavi deportati e non da missionari.” … sembra nulla e invece è una verità da meditare … profondamente e lungamente
Ho letto anch’io l’articolo de “il foglio”… Tra l’altro è datato 25/12 ore 06.18. Ma il sig. Marco Archetti non aveva di meglio da fare all’alba della mattina di Natale? Forse aveva vegliato nell’attesa vana del suo babbo natale che l’ha lasciato all’asciutto? Allora la sua delusione, o la sua rabbia, ha partorito un migliaio di parole consolatorie, per lui, ovviamente. E pure con un anno di ritardo…
La fuga di fronte ai diritti- Tommaso Cerno La Repubblica Da leggere
Pietro Grasso………….-lascia affossare la legge sulla vita di 800mila bambini più italiani del Parlamento-
Ben detto .Bravo Tommaso perchè c’entra ,eccome c’entra col testo di Erri
il pessimismo ci chiede_sentinella a che punto è la notte?-
l’ottimismo con voce fioca risponde-vedo una piccola e tremula luce là ,in fondo-
La convivenza,difficile precaria,zoppicante,sempre in bilico,in alcune ,poche isole del mondo c’è.
Ormai nessun popolo può essere un’isola neanche a Gerusalemme.Trump?o chi ne fa le veci?come foglie in autunno…..il vento le spazzerà via.
E forse noi non ci saremo………..ma altri esseri umani sì
C’è molta speranza ma non per noi (K)
Ma che importa?a noi spetta il compito di continuare a coltivarla
Il Natale…
Io piuttosto penso a questo bambino divino o forse no ma pur sempre bambino come tutti i bambini speranza appena nata e inutilmente negata
A Betlemme con Nina il prossimo anno,a modo nostro.non sarà il vostro?Il pegno è solo nostro.
Uno sguardo su Gerusalemme,da qui al mondo.
Baci ,tanti buoni baci.mi piaci.
Un po’ di leggerezza
Ho letto il commento folgorante del foglio.
Figli di un dio minore
Forse non hanno l’ombelico e io devo dispiacermene
per loro?Non sia mai..
Che se lo cerchino da soli….
Gerusalemme è stato l’ombelico del mondo. Oggi, dopo il fallimento dei tre grandi monoteismi, è un posto turistico qualsiasi, per dire come Atene.
Gerusalemme fa il miracolo del Mediterraneo. Scioglie i tre monoteismi e dice: convivete!
In pratica, Gerusalemme è già capitale. E non nel senso dispotico di pochi figuranti di una storia millenaria, che non ammette intrusi buffoni. Bacini ❤
Il prossimo Natale vorrei essere a Betlemme ,mescolarmi alle tre religioni,alle donne e agli uomini che abitano l’ombelico del mondo,faticosamente ognuno a modo loro ,io a modo mio.
Ancora troppe le non-persone a Gerusalemme
Fino alla fine dei tempi…..
La mia testa.Un labirinto seminato da dubbi come mine.I pensieri corrono a rotta di collo.Poi cortocircuito.
Improvvisamente parole giovani di duemila anni,mai consumate dal tempo:misericordia voglio non sacrifici.
Le impasto con parole ,giovani anche queste :da ciascuno secondo le sue possibilità,a ciascuno secondo i suoi bisogni.
Parole semplici,che tutti possono capire,pratica difficile ancora da sperimentare.
Ma se non ora ,quando?