Casa della poesia: un tetto per un’ arte vagabonda che nel 1900 ha viaggiato alla deriva di esili, migrazioni, oppure nei centimetri di celle e recinzioni. Casa della poesia: suo posto è nelle strade, nelle stive, nei quaderni scritti e seppelliti tra le radici di un albero in un campo di concentramento, sulla carta di sacchi di cemento, nell’unghia una scheggia di carbone. Casa della poesia: succursale di addii che trovano un riparo, un asilo per passi pellegrini. Il grazie di un sorriso a chi ha pensato per la poesia, a una casa.
Erri De Luca
Di seguito il link per leggere la poesia “Sarajevo” di Izet Sarajlić sul sito della casa della poesia.
http://www.casadellapoesia.org/poeti/sarajli-izet/sarajevo/poesie
Foto di Danilo De Marco
Erri grazie a te ho scoperto Izet. Il mio salvagente nelle notti di tempesta e tumulto di quel muscolo stakanovista posto a centro campo sono i vostri libri, i libri dei “fratelli Grimm”.