Si è svolto in Scozia il campionato europeo di chi sa mettere sassi uno sull’altro. Sono costruttori di equilibri tra superfici, tenute insieme da una combinazione di forze che inventano una nuova forma.
La gara mi fornisce immagine dell’Europa. Era una distesa di figure geometriche piane, poggiate una vicino ad altre. Era un territorio spezzettato in violente rivalità. L’Unione lo ha trasformato in una geometria solida fondata su reciproci equilibri.
Era un continente che si è distrutto da solo molte volte attraverso le guerre. È diventato uno spazio comune senza frontiere interne.
Una nuova e intera generazione è nata sotto la sua bandiera di stelle messe in cerchio a girotondo.
L’Europa oggi è un insieme di sassi in equilibrio, tenuti insieme dalla miscela di interessi commerciali e diritti condivisi. Il suo futuro appartiene alla gioventù che ci è nata dentro. I suoi titoli di studio valgono dall’Oceano Atlantico al Mar Nero, dal Mediterraneo al Mare del Nord. Hanno in tasca la stessa moneta, liberi di guadagnarsela ovunque esistano le migliori occasioni.
Il futuro di Europa appartiene a chi è nato e cresciuto nel suo spazio comune. Perciò il prossimo voto di questa gioventù dovrebbe valere più del mio e di chi è vissuto più anni fuori invece che dentro la nuova Europa. Il voto di un giovane dovrebbe valere almeno il doppio più del mio e anche più del doppio. Altrimenti può succedere come in Gran Bretagna dove l’elettorato anziano ha compromesso il futuro di quella gioventù buttandola fuori dall’Unione. È un incubo che tuttora sconvolge l’economia e la politica di quel paese. Il voto degli anziani ha deciso di un futuro in cui loro non avranno parte né diritto.
L’Europa è una figura fatta di sassi in equilibrio. Il ritiro di uno di questi non compromette la sua tenuta, danneggiando invece quella del sasso venuto meno. L’Europa è una figura nuova della geometria solida.
Non è solo la somma dei singoli pezzi, è la loro moltiplicazione di energie. Quelle nate al suo interno la proteggeranno da forze centrifughe che vogliono tornare alle figurine scadute dei nazionalismi.
Una ragazza italiana mi ha detto di desiderare una carta d’identità europea. Ho risposto che l’avrà.
Caro Erri,
siamo un gruppo di studenti dell’Istituto PACIOLI di Sant’Anastasia (NA) e siamo pienamente d’accordo sull’idea di un’Europa unita e coesa, come da Lei enunciato. Bellissimo il confronto tra geometria ed Europa unita. E’ un tema che sentiamo molto vicino. La sua riflessione è stata utile a creare momenti di viva discussione e confronto in classe. Desideriamo sempre più un’Europa legata da forti sentimenti di unione, solidarietà, uguaglianza e compattezza.
Essendo giovani riteniamo fondamentale che sia data importanza al nostro diritto di partecipare alla vita politica per cambiare il futuro della società.
(Martina Ambrosanio, Sarah Auriemma, Georgiana Bianca Capsa, Pasquale Cicco, Maria Elena Ciriello, Nancy D’Avino, Francesca Esposito, Luisa Liguori, Martina Marsanich, Luisa Pignatiello, Rosa Pone, Sofia Riccio, Martina Sbrescia, Serena Tavascio e i docenti Nicola Fusco e Giuseppe Fiordoro).
Tutti d’accordo con Erri o piuttosto perplessi dal suo ottimismo?
Manda il tuo pane sul volto delle acque-perché in molti giorni lo ritroverai-KOHELET
Un giovane prete don Matteo, che lavora su una nave salva- migranti,il sindacalista S.Aboubakar,lo scrittore R.Saviano fanno questo ,ognuno a suo modo.
Anche l’Europa dovrà farlo.Un’Europa desertificata ha bisogno di forze nuove per essere vivificata
Kafka -Ogni errore umano è frutto di impazienza….-
Fremo di rabbia se penso alla mancata accettazione della Turchia nell’unione europea.
Molte cose avrebbero avuto un esito diverso.Forse anche le primavere arabe……….
Kafka-Ogni errore umano è frutto di impazienza……-
Se penso alla Turchia ….ancora fremo di rabbia
Tutto avrebbe potuto essere diverso forse non
ci sarebbe neppure Erdogan e pure le primavere arabe
forse avrebbero avuto un altro esito
Nei tempi necessari allo svolgersi della storia, nazionalismi e fascismi espliciti o variamente travestiti non prevarranno.
Ho fiducia nella cultura, nella consapevolezza, nella responsabilità. Inoltre, penso che ciò che è bene abbia in sé la proprietà di crescere e prosperare; al contrario, ciò che è male ha in sé il germe dell’autodistruzione.
la musica ha sempre accompagnato la nostra vita.Ha accompagnato il nostro entusiasmo
In viaggio con Alzaia,leggo
-Ti si è rotto l’aquilone?Lo spago tienilo- Ritsos.
Molte le donne che hanno ripreso in mano il filo con l’aquilone che non avevano rotto e hanno votato Sanchez.Una buona notizia.
Sì Eles, è davvero una buona notizia, mi auguro che sia l’inizio di una svolta, o meglio, di una rivolta, di un ritorno al futuro. Sono meravigliata, nonché invidiosa, che proprio alla Spagna sia toccato l’onore di dare il buon esempio!