Ennio Cavalli è un poeta che per mestiere ha svolto il giornalismo nel servizio pubblico. È partito dalle cronache per arrivare ai versi, ma conservando la presa sull’attualità. Non ispeziona il suo ombelico, ma le ulcere del nostro tempo.
“Quando l’inciviltà domina il campo, la poesia si fa incivile, sibilo di frecce concentrato”. Così spiega il titolo del suo libro di versi: ”Poesie incivili” ( Nino Aragno editore ). Crede nel rimedio omeopatico della parola caustica che svaria tra ironia e invettiva.
Scrive che l’immaginazione è al potere perché il potere “schiva le leggi e ne calza di nuove come guanti di gomma per non lasciare impronte”.
La sua poesia incivile gli aumenta le difese immunitarie verso le contraffazioni, per resistere meglio alle intemperie delle menzogne pubbliche, dei bollettini ufficiali. Si augura che i suoi versi siano presidio sanitario per chi legge.
Il suo scritto d’ingresso al libro “Concerto per le truppe”, è il manifesto di chi vuole essere “bastone tra le ruote, inciampo, scandalo, rompicapo, controcanto”. Manca la parola sabotaggio, che le riassume.
Poi chiede: “Perché tanti poeti, scrittori e intellettuali oggi tacciono? Tacere è una forma di ricettazione”.
Per tentativo di risposta: mi sono fatto l’idea che lo scrittore, dal punto di vista merceologico, è uno che vende le sue pagine sperando di allargare la clientela. Perché dovrebbe guastarsene una parte prendendo posizione e compromettendosi per qualche causa incerta? Se glielo si chiede direttamente, risponde che la questione è complessa e non è ancora giunto a una conclusione.
Lo scrittore in genere si astiene. L’astenia è un disturbo, ma nel suo caso è una moderazione.
Vorrebbe sbottare ogni tanto, ma si contiene.
Per i poeti non saprei. Il mercato dei versi è così esiguo, da non rischiare tracolli. Non vivono di proventi dei loro versi i poeti, neanche Ennio Cavalli.
In una poesia affronta una questione delicata: “Il coraggio è una tortura / se gli altri non l’hanno”.
Non ho la stessa impressione. Il coraggio non c’entra in questioni di impegno civile. C’entra una infiammazione della coscienza, che non permette di restare inerti. La coscienza riguarda la salute.
Chi la silenzia, si ammala.
Erri
La coscienza guarda la salute chi la silenzia si acceca
È l’azzurro del cielo
Cervello e cuore alla lunga……si spera
alla lunga lunga ma poi
Que sera sera…..un po’ di riso un po’ di oblio
Ormai un’ovvieta ma te la scrivo ugualmente
Hanno diritto di essere raggiunti dal loro tempo solo coloro che si limitano ad anticiparlo
Non so se è esatta ma il significato sì
Buon giorno a te per tanti giorni
Non è ovvio invece che c’è un tempo per tutto e che tutti hanno diritto a prendersi tutto il tempo di cui hanno bisogno. Uniformare il moto rendendo costante il tempo alla lunga usura il cervello e il cuore…
Ma certo, buon giorno anche a te Lucy.
………masssiiiiiiiiii…….ma certo……buon giorno a tutto il mondo……..e ad ogniuno per il tempo che gli si confà.
Il giorno.
Ogni giorno.
Arriva.
Inesorabile.
Coi tempi che ha.
Coi temoi che sappiamo.
Poi arriva quello “buono”…….per vivere o per morire ((delle due una))
Che poi la vera tortura è arrivare per primi e dover sopportare l’attesa degli altri.
Valeria sempre caustica però puntuale
Sostengo personalmente la natura mercuriale della poesia, che è tale solo se ti porta a quel paese sponda dopo sponda, a prescindere dal coraggio, cioè dal carburante che ti muove. E se a quel paese ci arrivi, vuol dire che anche la sua funzione terapeutica e pedagogica ha raggiunto il suo effetto.
Come per una battuta che capisci dopo tanto tempo e, coraggio a parte, ti muove le interiora contro la tua volontà. Ma qui è una questione di senso dell’umorismo: anche quello uno non se lo può dare.
A volte è il linguaggio ad aver la struttura dell’inconscio
E non sarà l’ultimo sberleffo di Trump
Capace di nuocere ancora e ancora.
Dream USA?
No dreamers
Ancora guardi la faccia di trump (nome quasi onomatopeico) e di Obama e pensi che sì
doveva essere africani il primo essere umano
E poi leggi un articolo dell’Avvenire
Guardi le immagini e il mondo ti appare
per quello che è: un sudario in molte parti della terra
Questo è disponibile, … non censurato, svelato, condivisibile, moderato, scorre per velarsi nuovamente:
https://youtu.be/ryfzcAZKWAk
“Perché può nascere da un male oscuro
che è difficile diagnosticare
fra il passato appesa e il futuro,
lì presente e pronta a scappare
e la canzone diventa un sasso
lama, martello, una polveriera
che a volte morde e colpisce basso
e a volte sventola come bandiera.
La urli allora un giorno di rabbia
la getti in faccia a chi non ti piace
un grimaldello che apre ogni gabbia
pronta ad irridere chi canta e tace.
Però alla fine è fatta di fumo
veste la stoffa delle illusioni,
nebbie, ricordi, pena, profumo:
son tutto questo le mie canzoni.”
Sono parole di un bambino che ha messo le ali ai piedi con esse gioca a rimpiattino!
https://youtu.be/rxEu7VIQckM
Si può educare alla legalità con l’invettiva e il delirio?
Si può!
Le poesie devono essere utili, essere amplificatori di coscienza. Se no, meglio lasciar vivere gli alberi.
Il mondo gira su se stesso,girando intorno al sole,
cigolando come un vecchio arnese.
Siamo mondo pure noi che inseguiamo la vita,
la fuggitiva che non si ferma mai.
Oggi nessuno può vantare sicurezza.La terra
è scossa come la biglia rotolante di un bambino.
Nessuna mano può dire :Io so.
Ho misurato soppesato calcolato valutato.
Io so.Restano fissi i quattro punti cardinali
per il momento ma non si sa per quanto.
Intanto,e non per passare il tempo , canto con
Emily:
Io credo che la vita per chi osa tentare
possa essere una gioia
mentre continuo a camminare
siamo nel film_Stranamore_non proprio nel film ma nell’imitazione dell’imitazione.
Il brutto al suo inizio,speriamo che si fermi qui
Quando non silenziamo la coscienza in questioni di impegno civile, poi si viene accusati di tutto. In realtà l’impressione è la stessa, quell’infiammazione della coscienza è la tortura, perché,” se gli altri il coraggio non ce l’hanno”, si rimane soli.
Oggi.Poesia.
Cura l’anima
come una
preghiera.