Il 6 giugno 2018 la Cassazione ha stabilito l’obbligo di fedeltà dei dipendenti nei confronti del datore di lavoro, anche fuori del turno e del luogo. La sentenza riguarda cinque operai della Fiat di Pomigliano D’Arco, che in appello avevano prevalso sull’azienda che li aveva licenziati.
Qui di seguito il mio punto di vista.
L’obbligo di fedeltà spetta ai cani e alle altre specie animali addomesticate.
La specie umana si distingue per il conquistato diritto alla libertà di opera e parola.
La storia sacra narra l’esordio della coppia prototipo, piantata in un giardino del quale potevano disporre. Una sola pianta era esclusa dalla loro portata. Proprio da quella vanno a cogliere il frutto e che frutto: la conoscenza di bene e male.
La conoscenza: si spalancano i loro occhi, s’ingrandisce la loro facoltà di percepire, si accorgono di essere nudi. Nessuna specie vivente ha questa notizia. La coppia prototipo si è staccata dal resto delle creature, inaugurando le piste desertiche e inesplorate del libero arbitrio.
La loro libertà inizia dall’infedeltà non solo a un obbligo, ma al legislatore di quell’obbligo, la divinità in persona.
Alla Cassazione spetta l’ultima parola di un procedimento giudiziario. Vuole essere tombale e definitiva. Ma si sa che le lapidi mentono spesso. Perciò dissento. Questa sentenza della Cassazione va ridotta a penultima parola. L’obbligo di fedeltà di chiunque riporta indietro alla storia di un giardino, di una pianta proibita e di un ammutinamento.
Se quella coppia non avesse forzato l’obbligo di fedeltà, la specie umana starebbe ancora imbambolata e nuda nel giardino incantato dell’infanzia.
Sottolineo che l’iniziativa spettò alla donna. Lei osò l’impensabile, imitata da Adàm dopo aver visto che in seguito all’assaggio non era morta, anzi era più bella.
La coscienza civile di questo paese ha oggi il compito di cassare la Cassazione, sentenza del 6/6/2018.
Fuori dall’aula a porte chiuse di una corte, all’aria aperta delle piazze e delle assemblee si casserà l’obbligo di fedeltà, che va contro natura e civiltà.
Nella specie umana inalienabile è il diritto al dissenso, alla critica, allo spirito di contraddizione verso i poteri pubblici e privati. Ne siamo confermati dall’articolo 21 della Carta Costituzionale.
Aggiungo a conclusione del diritto della specie umana all’ammutinamento, che per me e per chi esercita quest’attività di pubblica parola si tratta anche di un dovere.
Non sempre la letteratura sconfina nel ragionamento. Un insieme di parole suggestive tratteggiate sul fondale esoterico di un libro sacro convogliano sempre verso una eruzione ribellistica alla quale non sa mai dare un senso.
Don Milani sapeva anche un’altra cosa importante .disobbedire è un lusso che non tutti possono permettersi.IN LETTERA A UNA PROFESSORESSA c’è scritto
-…….so che la nostra scuola non va.SOLO UNA SCUOLA PERFETTA PUò PERMETTERSI DI RIFIUTARE LA GENTE NUOVA E LE CULTURE DIVERSE.
E LA SCUOLA PERFETTA NON ESISTE,NON LO è Nè LA NOSTRA Nè LA VOSTRA——
-NON SIATE RAZZISTI ANCHE-VOI-
Aspettiamo questa lettera insieme ai bambini sbarcati dalla Diciotti
Tornano alla mente le parole di Don Milani: l’obbedienza non è più una virtù.
i bambini- sanno- la loro non autosufficienza,sono capaci di affidarsi ,di respirare il mondo,semplicemente.
E se avesse ragione Kafka?
-Noi non siamo peccatori soltanto perchè abbiamo mangiato dall’albero della conoscenza,
ma anche perchè non abbiamo ancora mangiato dall’albero della vita.
Peccaminosa è la condizione nella quale ci troviamo,indipendentemente dalla colpa-
Pensando a quello che abbiamo,ogni giorno, sotto i nostri occhi,come dargli torto?
Si ha anche nostalgia di futuro.Torniamo al qui e ora,cercando, con le parole e i fatti, di rendere meno irrespirabile l’aria greve di questi nostri giorni.
Quelle persone in ostaggio su una nave italiana in territorio italiano……………umanità in bilico.Hai ragione si tratta anche di un dovere.
caro Erri, riesci tutte le volte ad aiutarmi a vivere in questo mare che è la nostra vita, io “considero valore” la tua arte, la libertà di espressione e il rispetto per chi non la pensa come noi, mi piace far parte di questo gruppo di persone che pensa e si esprime in modo incantevole. Riesco a stare bene, un abbraccio. Meri
Ho letto e condivido qui:
«Si stavo dalla parte dei ribelli, nel mio cuore. È una colpa? Di cosa mi accusate? Di un sentimento? Di una speranza? Non ho preso parte a nessuna cospirazione, non ho tirato fuori dai cassetti nessuna arma. Non mi sono mosso in strada, come avrei potuto. Niente. Me ne sto nella mia vigna e nei miei orti, non faccio niente di più. Ho sognato e basta. Portate in tribunale i sogni, Voi Autorità?
Mi ha congedato porgendomi la mano, sapeva che ero sincero, che non ero più un uomo d’azione, un pericolo. Certo, ho solo posato le armi, ma non ho rinnegato nulla>
Da:La casa delle onde, con qualche omissis.
La persona oggetto della satira esorbitante i limiti della continenza formale da parte dell’agenzia Moody’s è altresì ostaggio di pretese indegnità personali. A carnevale sia consentita la sola uscita ai carri allegorici di Superman, la Peppa Pig e le fatine Wings. Masha si limiti ad annuire ad Orso.
La consapevolezza di oggi,guadagnata con fatica,non ci impedisce di provare qualche volta,comunque,nostalgia per quel giardino molto più che sognato.
Se potessi con una firma, anch’io vorrei la luna. Non di rado anche lei è stata malinterpretata, e anche in questo caso hanno accampato ragioni superiori alla licenza poetica, sfioranti la libertà di percezione. Ah, la libertà!
” – Lo sa qual è l’unico modo per far ridere il buon Dio? Raccontargli i propri progetti. – In altre parole, niente panico, non c’è nulla che vada come previsto, è l’unica cosa che ci insegna il futuro quando diventa passato.”(Pennac, da “Diario di scuola”)
Ama il mutamento…..
Gratitudine del tempo che non si è buttato via
Bellissimo!
Le orecchie sono da gatto, anche il profilo intravisto. Mettere un guinzaglio ad un gatto? Eresia. Non sanno di essere nudi ma sanno essere liberi, distinguono il bene dal male per loro. Graffiano, mordono se qualcuno, anche la mano che li nutre, li disturba o intimidisce. Sarebbe stato meglio nascere gatti e rinunciare al frutto che tanti dolori ci ha riservato. Nascere e restare liberi. Essere consapevoli dovrebbe permettere di scegliere il bene o il male ma è quanto di più illusorio, anzi falso, abbiamo sotto i nostri occhi. Cosa differente è esprimere un’opinione, entrare in battaglia alla luce del sole di un ideale.
in ogni caso non sopporto i cagnolini da grembo,ma nella foto ……quello è sicuramente un gatto ….non riesco a capire ma sembra proprio un grasso grasso gatto
… Quando vide che l’uomo allungava le dita
a rubargli il mistero della mela proibita,
per paura che ormai non avesse padroni
lo fermò con la morte e inventò le stagioni.
(Faber)
Fedeltà,parola densa bella leggera, solo quando è una scelta .
Concordo.
La fedeltà non è un obbligo ma una libera scelta.
A volte, per qualcuno, diventa una festa.
Di nozze.
” Beati coloro che hanno fame e sete di opposizione”