In margine a una domanda ricevuta a proposito della sinistra in politica, ho potuto solo e brevemente escludere che possa essere un’attenuazione delle politiche di destra. Ai surrogati si preferisce il prodotto di marca.
La situazione della sinistra in circolazione adesso, verifica il collasso per avere imitato la destra su temi di coscienza civile.
In attesa di una proposta nuova che rappresenti la sinistra largamente esistente nella società, ne accenno una caratteristica.
Non è di destra la vasta e capillare opera di volontariato nel nostro paese. Giovani e anziani che dedicano parte del loro tempo al mutuo soccorso, costituiscono la coscienza civile, oltre che la grandiosa supplenza di ciò che lo Stato rinuncia a fare.
Questo settore vivo e pulsante sta a fondamento dell’economia. L’economia del dono, del gratuito, non rientra nel calcolo del PIL, ma regge con le sue forze la tenuta della società. Tiene insieme le fibre di una comunità che non si lascia ridurre a marginale da leggi di mercato e da scarsa capacità di acquisto.
Per questo motivo lo scopo della destra è di screditare e contrastare la spinta morale e civile del volontariato.
Di destra è l’esaltazione individualista che ha coniato l’espressione “buonismo”, senza ricevere in cambio la reciproca espressione di cattivismo.
Centrale è oggi il caso di Silvia Romano, operatrice sequestrata in Kenya. Una omogenea campagna di diffamazione vuole condannare l’opera cosciente, preparata e professionale di questa persona, espressione di quanto di meglio produce la società italiana.
Le infondate accuse d’ingenuità vogliono mortificare le energie che la destra non può assorbire né controllare.
La campagna è in linea con quella lanciata contro i salvataggi di naufraghi in mare e contro il sindaco di Riace, da parte di governi, Procure e informazione servizievole al seguito.
Silvia Romano è l’ultima occasione di destra per insultare il volontariato. È l’istigazione al menefreghismo, malanno sociale peggiore di una epidemia.
“Buona è la fine di una cosa, più che il suo inizio”, scrive Kohèlet nel libro tradotto approssimativamente con Ecclesiaste.
Buona sarà la fine degli spargitori di fango e dei predicatori del rancore.
Erri profeta. Tristemente profeta.
Sedici anni fa scrivevi “La terraferma Italia è terrachiusa. Li lasciamo annegare per negare”.
Ho occupato troppo spazio,accecata da un momento di rabbia.Ad ognuno le proprie responsabilità e anche la libertà di astenersi.Punto lo sguardo sull’arcobaleno della foto.
La parola contraria qui non è accolta.Altre sono le prove di risposta
Comunque è CHIARO ormai che gli intellettuali che seguono la maggioranza silenziosa,
quel 40 per cento di astenuti che ha determinato questo governo infame,sono complici
A Bologna l’incontro tra Matteo Zuppi grande vescovo e Marco Minniti.Sicuramente un incontro fecondo.Su la testa e oltre la sinistra……
Guardavo la ferita di cristallo nella stazione di Bologna,trasparente fa vedere l’oltre.Eppure niente si è fermato.La vita è ripresa.I treni sono ripartiti senza dimenticare i morti.
Ogni anno si chiede giustizia per i morti di destra e di sinistra.Qui anche i poveri hanno dignità e qualche sicurezza in più che altrove manca.Dove la sinistra governa c’è più umanità,
più sicurezza,più fiducia.Qui la differenza,qui, quel poco di sicurezza in più che non è poco.Bologna rimane il cuore d’Italia
Ascolto la buona musica di un cantante libanese che ha scritto un bellissimo pezzo sulla guerra:
“noi combattiamo, combattiamo, combattiamo
ma non impariamo mai
e alla fine di tutto
sono sempre gli eroi a cadere”
Solo chi ha sofferto nella vita può salvarti dalla sofferenza.
Non si smette così, da un giorno all’altro, di essere di destra o di sinistra. Occorrono certamente anni di esercitazioni al fianco dei più deboli e di condivisione dello stesso bisogno di sicurezza in un orizzonte comune… Aspetta che lo ripeto : stesso bisogno di sicurezza in un orizzonte comune… Che bel suono!
È così che accade anche di percepire la misura in cui ognuno è stato cretino a modo suo a destra come a sinistra, senza disparità tra eroi ed ingenui.
“Questo non è il momento della prudenza ma dell’inconciliabilità, dell’intransigenza, dell’ardimento.”
Antonio Moresco
(Spargitori di fango… meno male che non hai scritto ‘letame’, sarebbero stati utili pur maleodorando 😀 ) Ciao Poeta, mi sorprendo sempre a collegare i temi di quel che mi tocca studiare con quel che periodicamente offri in lettura. Questa poi è eclatante: giusto in questi giorni stiamo parlando di ‘economia informale’, ovvero tutti quegli atti di produzione di beni e servizi che non passano dalla corresponsione di mercato. Vanno dalla cura della famiglia, alla banca del tempo; dalla donazione di sangue e organi al volontariato… in classe qualcuno ha sollevato la tua stessa obbiezione, ovvero che le destre oggi sbraitano contro qualcuno ma in realtà non si sente mai parlare di solidarietà. Per contro, vien da dire…: sai che novità? Il contrappeso del discorso però è quel che citi tu… ma la sinistra con la S, chi la rappresenta più, se quella sedicente di rappresentatività politica si mette a fare la buffona di idee di destra? Credo che siamo alla boa di un passaggio storico pazzesco, su un dondolo impazzito che rovescia tasche e intenzioni. Sta a quelli rimasti con i piedi per terra fermarlo e far scendere gli invasati, e produrre quella solidarietà civile con nuovo (…ma sempre quello di prima è!) esempio di sistema di coesione sociale possibile. Io sono di sinistra… di una che forse non c’è ancora o non c’è più, ma una cosa in questo spaesamento la so: dobbiamo essere durissimi, stare dentro le nostre convinzioni con tutte le forze finché la tempesta non passi e diventi solo vento… E’ difficile in una fase di propaganda costante di puzzette vendute per grandi discorsi da statisti, ma tanto è. Perchè sarò patetica romantica, ma preferisco di gran lunga l’opera di migliaia di Silvia Romano silenti che le promesse vacue e gridate di gente che non ha altro che la lingua per ‘fare’… preferisco stare a sinistra: dalla parte del cuore. Ciao tesò <3 <3 <3
Solo orrore da parte di entrambi.
oppure- ONE ART- Elizabeth Bishop
L’arte di perdere s’impara presto;
tante le cose col segreto intento
di andare perse,che non è un disastro.
E’ LA VITA?ELAVITA
Le donne si perdono meglio,conoscono l’arte di farlo.
Non è un caso che fosse Arianna ad avere il filo.
Pensando a W.Benjamin
Non sapersi orientare in una città non vuol dire molto.Ma smarrirsi in essa come ci si smarrisce in una foresta.è una cosa tutta da imparare.
Le nefaste tendenze che si manifestano sempre più nel nostro Paese non sono certo solo le conseguenze del Governo Lega-M5S, ma sono da questo sicuramente sdoganate, proposte e amplificate. E il dare addosso al volontariato, e in particolare a Silvia Romano dicendo che se l’è cercata, è soltanto l’ultima occasione per insultare il volontariato, come dice Erri, e la prima per denigrare una persona e le sue nobili ragioni di una scelta. Una domanda: chi e cosa ha favorito e consentito che Lega e M5S andassero al Governo quando si conoscevano benissimo, già prima delle elezioni, quali erano le loro pulsioni politiche, sociali, populiste e fasciste? Certo di errori ne stati fatti tanti e da molti. Dal PD e da Renzi sicuramente, come da molti altri che hanno ritenuto fosse un gioco divertente spianare la strada a Lega e M5S. Nessuna autocritica da nessuno, purtroppo.
Andrai nelle Ande Erri?
La vera cosa da temere è quella sorta di pace ,di quiete irrigidita nel busto di balena
che ci fa pensare che niente vale la pena.Solo le svolte brusche nella vita non danno assuefazione.
poi un pò tremo per te ,per la verità…….perchè ci si vuol sempre perdere ?
la nostra natura consiste nel movimento. la quiete assoluta è la morte. Pascal . pensées
l’interna fiamma…la febbre di andare.
Kalevala
è la prima volta che scrivo qui. ho sempre solo letto. per meraviglia.
Io sono iscritto al m5s dopo una vita spesa male col PD. Amo i giovani pentastellati.
Con loro farai un bel giro su un taxi del mare.Buona fortuna se sei giovane se ti sei speso prima nel PD molto giovane non sei.Auguroni comunque
Non mi sentirei troppo bene in compagnia della Lega.
Il mondo va a destra. La coscienza, se c’è, va a sinistra.
la coscienza c’è ma in questo momento può veramente poco.Solo resistere e forse non è poi così poco
Sono d’accordo. Il mio era solo un tentativo di “collocare” l’empatia, l’apertura verso il prossimo, che l’individualismo tipico delle ideologie di destra normalmente esclude. Persone come Silvia Romano, come Mimmo Lucano, praticano quella “resistenza” pacifica, silenziosa e concreta che è la sola vera “opposizione” possibile, al momento. Nel nostro piccolo, quotidiano, possiamo farlo tutti. Se questo ci rende “di sinistra”, bene, siamo di sinistra. Ma non perderei tempo ad incasellare i comportamenti. Certi valori non possono, non devono avere un colore politico.
Uno scrittore libero dai suoi lettori,quindi un maestro,ha lettori liberi da lui.Oggi stendi un velo omologante su destra e sinistra.Sono piccole distrazioni importanti.
La sinistra non ha mai fatto o predicato respingimenti in mare.Come ha potuto, col vento contrario,ha cercato di tenere la barra del timone dritta .Poteva fare di più?
Forse sì, ma non si può chiederle un suicidio politico che non c’è stato,per fortuna.Ferita, questo sì,lo è stata in tutto il mondo e, forse, di una ferita profonda ma non mortale.
Sono stata e forse sarò un ‘iscritta al PD,sostengo le ONG, amo Silvia Romano,le sue ragioni ,stimo profondamente Mimmo Lucano e SOPRATTUTTO NON ME NE FREGO.
Buona sarà la fine degli spargitori di fango e dei predicatori del rancore ,scrivi e non posso che essere d’accordo con te in questo.Nella disperazione e nella speranza.
Cara Eles,
i diritti umani vanno difesi fino in fondo, anche a costo di perdere voti.
Fare accordi con la Libia per bloccare i migranti è stata una scelta insopportabile. Tutti sappiamo quello che accade nei campi di detenzione; quando saremo giudicati dalla storia non potremo dire: “noi non sapevamo”.
Alla fine le buone ragioni prevarranno, ma non sarà per merito di una classe dirigente che ha voltato le spalle a quello in cui crediamo.
Adesso in Libia c’è l’ONU.Il merito è di Minniti e pare che qualcosa stia cambiando anche lì,in Libia intendo.Perchè è in Libia che le cose devono cambiare.
Cominciamo a dare dignità a un paese che abbiamo sfruttato per anni e non da soli.La mentalità colonialista si trasforma ma rimane sotto infinite forme.
Ti sembra che la situazione sia migliorata con questo governo pentastellato?Minniti si è sporcato le mani per evitare il peggio che, strisciante ma non troppo,
stava avanzando a larghi passi.Se vuoi sapere cosa penso veramente ti dirò che il mondo in questo momento mi fa orrore.Quando ci sono i lager (ma l’enclave
nello YEMEN in cui milioni di persone stanno morendo con buona pace dell’occidente,fai conto tutta l’Italia del nord ,che cosa è? ) ci vuole una polizia internazionale.
Se potessi partirei domani mattina per la Libia e forse se fossimo a migliaia qualcosa cambierebbe.Sogno un ‘invasione pacifica di pacifici cittadini ma forse saremmo io e te
Minniti non ha evitato il peggio, lo ha solo preparato. Se pensava di arginare la destra con politiche di destra, non ha ottenuto un grande risultato.
Alba trasecolo.—-Minniti come longa manus di selfino e giggino?Mi consolo ascoltando la meravigliosa voce di Patti Smith.
A volte le donne mi fanno incazzare ho bisogno di un controcanto.Che ci sia un’aurora dalle dita di rosa per te per ancora tanti giorni……buona fortuna
Grande Erri, in Brasile dove ci troviamo succede anche di peggio. Antonio ed Eliana