Medici Senza Frontiere pensa di offrire ai profughi delle cesoie contro i reticolati che li respingono. Sono strumenti di prevenzione infortuni, perché scavalcano ugualmente, ferendosi. Le cesoie sono democratiche, permettono a tutti il passaggio, non solo agli atleti. La specie umana forse proviene dal mare, ma diversamente dai pesci non si fa ostacolare né irretire da barriere.
Il 17 aprile, referendum contro le trivellazioni petrolifere marine a vista spiaggia, è utensile democratico simile alle cesoie. Serve per tagliare le reti delle concessioni a prezzi stracciati, recidere i reticolati degli interessi loschi tra pubblici poteri e privati petrolieri. Sette Regioni d’Italia hanno messo in mano ai cittadini un buon paio di cesoie per liberare il mare dai suoi guastatori. Tagliare concessioni che si rinnovano per inerzia anche dopo scadute, tagliare la strafottenza con cui si lasciano 64 piattaforme esaurite, a marcire in mare. Tagliare l’arroganza che dichiara strategica la svendita di beni primari: mare, acqua, pubblica salute. Le cesoie stanno diventando simbolo di riscatto, presto saliranno sulle bandiere e sui simboli dei movimenti nuovi. Sventoleranno libertà.
Erri De Luca
AL VOTO, CONTRO COLORO CHE ALIMENTANO LA DISAFFEZIONE ALLA PARTECIPAZIONE
Il voto dei pochi, di nessuno, e’ quello che invocano certi politici. Non lo fanno direttamente, ci mancherebbe. Usano giri di parole. Fanno parallelismi impropri con l’altro referendum, quello di ottobre, quello sulla riforma costituzionale.
Parlano di inutilità dopo che questo referendum e’ stato imposto al Paese un prezzo di oltre trecento milioni di euro.
Nascondono la mano che ha deciso il voto per il 17 aprile e poi far ricadere le colpe su tutto il sistema referendario.
Usano povertà di contenuti, alimentano la disaffezione come destino inesorabile.
Sognano il controllo dei pochi sulla testa di tutti.
Confidano sulla disaffezione e su una cattiva informazione.
Leggono stizziti le parole del Presidente della Corte Costituzionale che ricorda che il voto e’ completamento e non disturbo.
Che il voto rende pienamente cittadino.
Che il rischio e’ contrapporre popolo e parlamento.
Parole banali un tempo, ma che oggi suonano da monito a chi crede ancora nella democrazia.
L’ essere aleggio’ sopra le acque.
Sì alla salvaguardia del creato.
Sì a coscienza e memoria.
tagliamo il traguardo
del quorum tutti a votare per fermare le TRIVELLE