Su Internet è diffusa l’usanza dell’insulto. Senza arrivare alla calunnia e alla diffamazione, per le quali si procede con querela, è diventato normale trovare nei propri profili una sequenza di maledizioni anonime.
Naturalmente c’è il termine inglese pronto all’uso con la sua definizione che non definisce: haters. Con il verbo to hate, odiare, si classifica una serie assortita di interventi ostili.
L’odio resta per me un disturbo sentimentale che nuoce a chi lo nutre, senza provocare danno alcuno al destinatario.
Per ottenere un minimo di risultato l’insulto dovrebbe far ridere, mettere in ridicolo. Ma chi soffre del disordine emotivo dell’odio è incapace di ironia.
A Napoli un proverbio segnala perfino un beneficio: ”A cavallo iastemmato le luce ‘o pilo”, luccica il pelame del cavallo ingiuriato.
Mi capita di ricevere commenti ostili su qualunque argomento mi pronuncio. Provo a spiegare l’effetto su di me. Ho un’educazione napoletana che mi difende. Il suo termine non inglese e perciò preciso è strafottenza, dove il prefisso intensivo stra esprime il grado di invulnerabilità raggiunto dal mio sistema nervoso.
A chi mi insulta posso far sapere: ”che sta perdenn’ o tiempo e ‘a serenata”.
Malgrado la sua manifesta impotenza, il disturbato procede ugualmente con i suoi vani rancori. Usa il canale sociale come sfogatoio. Ha l’impressione di liberarsi della sua pena, con effetto di chi si gratta la rogna aggravandola.
Risultato finale della sua azione sarà sempre e comunque di aggiungere importanza all’insultato, che sentitamente ringrazia.
Carissimo Erri, scusa se ti do del tu ma mi accompagni da anni e ti sento molto vicino. Sono un’insegnante di Liceo e mi piacerebbe molto se avessi modo di venire a trovarci, a Livorno, per spendere parole per insegnare ai ragazzi a gestire gli insulti e soprattutto a non farsene ferire troppo. Ti abbraccio
La stimo perché lei non teme il giudizio.
Il suo farsi da parte con destrezza ed ironia desta in me curiosità e amministrazione.
Quante cose vorrei chiederlle!
Un cordiale saluto.
Carissimo Maestro ogni sua parola è preziosa. I suoi libri, i suoi articoli, i suoi post, i suoi commenti sono linfa in questo niente cosmico. Ha un numero indefinito di lettori che le vogliono bene e che ringraziano ogni santo giorno il cielo per la Sua esistenza in questa umanità che ha ancora bisogno di uomini e donne capaci di sentire.
La stringo al cuore.
Melania
Grazie per il tuo animo gentile e per le parole scritte che ci regali.
Condivido completamente! Sono una fan del poeta De Luca. E la sua delicatezza di espressione mi emoziona sempre, anche quando concede soltanto un saluto