In una trasmissione televisiva si discuteva della differenza tra la realtà e le percezioni alterate, a proposito della presenza di immigrati. Il fenomeno avvertito superava di tre volte i numeri effettivi.
In studio arriva la telefonata di una signora che protesta: “ Voi non conoscete la realtà “. Per lei la realtà era la sua percezione.
Rovesciata l’evidenza, le cifre ufficiali diventano irreali. Come se la miopia rifiutasse di mettere gli occhiali e dicesse: la realtà è quella che vedo io.
Dal suo punto di vista è vero.
La percezione del fenomeno è legata ai sentimenti che l’accompagnano e perciò sono più veri della realtà stessa. Le statistiche, i numeri in decrescita anche rispetto al fenomeno della criminalità ordinaria non servono a cambiare percezione. Non è sufficiente la ragione pura. C’è da coinvolgere i sentimenti. Ci sono quelli di odio, ostilità, avversione. Vanno contrastati con opposti esempi e fenomeni di vantaggiosa fraternità.
Il sindaco del piccolo paese calabrese di Riace diventa pietra d’inciampo che i nuovi governanti vogliono scartare.
Per molti Italiani è invece pietra da mettere a testata di angolo per costruire la casa di tutti.
Il suo caso è prezioso. Tra i suoi capi d’imputazione c’è il favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Il sicuro favoreggiamento è da più di venti anni la pratica dei governi che lasciano in mano e in tasca ai contrabbandieri il trasporto di chi ha titolo per chiedere asilo e protezione.
In studio arriva la telefonata di una signora che protesta: “ Voi non conoscete la realtà “. Per lei la realtà era la sua percezione.
Rovesciata l’evidenza, le cifre ufficiali diventano irreali. Come se la miopia rifiutasse di mettere gli occhiali e dicesse: la realtà è quella che vedo io.
Dal suo punto di vista è vero.
La percezione del fenomeno è legata ai sentimenti che l’accompagnano e perciò sono più veri della realtà stessa. Le statistiche, i numeri in decrescita anche rispetto al fenomeno della criminalità ordinaria non servono a cambiare percezione. Non è sufficiente la ragione pura. C’è da coinvolgere i sentimenti. Ci sono quelli di odio, ostilità, avversione. Vanno contrastati con opposti esempi e fenomeni di vantaggiosa fraternità.
Il sindaco del piccolo paese calabrese di Riace diventa pietra d’inciampo che i nuovi governanti vogliono scartare.
Per molti Italiani è invece pietra da mettere a testata di angolo per costruire la casa di tutti.
Il suo caso è prezioso. Tra i suoi capi d’imputazione c’è il favoreggiamento all’immigrazione clandestina. Il sicuro favoreggiamento è da più di venti anni la pratica dei governi che lasciano in mano e in tasca ai contrabbandieri il trasporto di chi ha titolo per chiedere asilo e protezione.
Tra i capi d’imputazione c’è quello di avere celebrato alla buona dei matrimoni per impedire espulsioni. Il matrimonio è un nodo e in questo caso è stato stretto a scopo di ormeggio, per non rimandare una vita alla deriva.
È una iniziativa che deborda la legge, ma per applicarla meglio. In qualche pagina celebre un beniamino della specie umana ha detto che non è l’uomo a essere fatto a misura di legge, al contrario è la legge a essere fatta a misura di uomo, per calzare meglio il suo bisogno di giustizia.
Esistono eccezioni che contraddicono la forma, la oltrepassano per rendere migliore la comunità. Si distinguono da altre violazioni per causa di solidarietà e senza tornaconto personale. Sono il contropelo della legge.
Sostengo il sindaco di Riace per questo. Non so se con queste parole incorro nell’apologia di reato, nel qual caso me ne assumo la esclusiva responsabilità. So per certo di fare apologia di un uomo che offre esempio del migliore antidoto al sentimento dell’ostilità, affrontando a viso aperto la legge sull’immigrazione e le sue conseguenze.
È una iniziativa che deborda la legge, ma per applicarla meglio. In qualche pagina celebre un beniamino della specie umana ha detto che non è l’uomo a essere fatto a misura di legge, al contrario è la legge a essere fatta a misura di uomo, per calzare meglio il suo bisogno di giustizia.
Esistono eccezioni che contraddicono la forma, la oltrepassano per rendere migliore la comunità. Si distinguono da altre violazioni per causa di solidarietà e senza tornaconto personale. Sono il contropelo della legge.
Sostengo il sindaco di Riace per questo. Non so se con queste parole incorro nell’apologia di reato, nel qual caso me ne assumo la esclusiva responsabilità. So per certo di fare apologia di un uomo che offre esempio del migliore antidoto al sentimento dell’ostilità, affrontando a viso aperto la legge sull’immigrazione e le sue conseguenze.
È un passaggio da annotare, per i posteri a proposito del battesimo al tempo della globalizzazione…
La realtà si conquista vestendo i panni dell”altro” avuti in sorte per servirlo, non per espandere il potere personale. L’inflazione non c’è la possiamo permettere.
Leggo dal tuo bel libro
Il 1900 se n’è andato così,in braccio alla corrente in piena.E’stato un secolo ciclope,gigantesco e cieco.
Sono qui ferma a queste parole a pensare a tutta l’ enorme verità che contengono .
Mio secolo mia belva……..
Il mondo oggi assomiglia a quelle palle di vetro che si regalano ai bambini a Natale.Scuotendole la neve che contengono va in tutte le direzioni, per tornare poi a depositarsi
nel fondo.Nelle palle di vetro.Nel mondo,no.O forse sì.La bufera di neve lo sta scuotendo in maniera così forte per cercare di far venire alla luce un nuovo ordine delle cose.
S.Paolo-la creazione geme e soffre fino ad oggi nelle doglie del parto-Questo secolo sarà decisivo,lo penso in maniera radicale.Questi nostri anni saranno decisivi.
Cerchiamo di esserci con gli occhi aperti—–in fondo,il Giordano del battesimo di Gesù si trovava ai margini della prima globalizzazione,quella dell’Impero romano—(Corriere oggi)
“Il male non è l’ultima parola”
Edith Stein
un modo per aiutare Mimmo Lucano e tutta la sua gente…….andare a Riace .Anche per pochi giorni.La nostra bella Italia………che conosciamo così poco.
Ma i numeri, come quei due gemelli diversi, non potranno mai essere un punto di riferimento esterno da contrappone ad un evento emotivo collettivo come quello dell’immigrazione. Ed è per questo che è un bene per la collettività il divulgare esempi di atteggiamenti concreti di risoluzione e contenimento di cambiamenti “alle” fondamenta di una società.
Un contratto di lavoro tutela i contraenti in misura maggiore di un contratto matrimoniale.
-L’unico guerriero che ci piace è quello di Riace-
C’è un filo che unisce queste parole, ascoltate a una manifestazione pacifista degli anni ottanta ,ai giorni nostri.
Il guerriero di pace che mi piace oggi si chiama Mimmo Lucano.La storia a volte si infila in coincidenze forse a casaccio,
ma siamo noi a dare un senso alle cose che succedono in questo mondo.IO STO CON MIMMO LUCANO .
Mi tengo Il giro dell’oca intonso sul comodino, è così bianco, e lucido, profuma ancora di stampa.
E’ una promessa.
So che lo aprirò in un momento felice.
Forse oggi, forse oggi che la memoria di Stefano comincia a essere accarezzata dalla giustizia.
Il tempo – si sa – è un galantuomo, contrariamente a certi uomini “di potere”.
Dopo mesi di dibattiti, avvocati e scartoffie, finirá come dovrebbe già essere finita, i capi accusatori cadranno come per le cause di Marco Cappato e di un certo Erri De Luca…
Esco fuori tema…ritengo erri de.luca un grande scrittore… ma il giro dell’oca è un romanzo privato.. intimista… che nn mi ha interessato…
Ci sono le vittime della guerra
Ci sono le vittime dell’ignoranza.
A chi chiederne conto?
BEATI I MISERICORDIOSI PERCHE’ TROVERANNO MISERICORDIA
Di pensiero in pensiero
C’è stato un tempo in cui pensavo-sbadatamente-
di morir giovane.La morte lontana è un pensiero fra i tanti
quando le spalle son coperte da madri e padri in gran quantità.
Loro da sempre sanno quello che oggi so.
La vita è un batter d’ali-per chi le ha-è il cigolio di una porta
è un salir scale -un piatto rotto.
Una carta da pagare-una scommessa da giocare
La vita è questo balzo nel caos di cose case voci-
mai stabile cerchio-mai semplice piano.
Ma oggi -oggi son tempi lupi quelli che viviamo
A tutti quelli che si sentono padroni del mondo dedico LE TESTAMENT DI GEORGES BRASSENS
…………………………………………………
ME V’Là DANS LA FOSSE COMUNE
LA FOSSE COMMUNE DU TEMPS
“L’obbedienza non è più una virtù”. Non è solo il titolo di un libro di Don Lorenzo Milani, che raccoglie le lettere che Don Milani ha inviato ai giudici che lo processavano, ma è anche il comportamenti motivato di quanti dinnanzi ad una legge che ritengono ingiusta chiamano in causa i valori fondamentali del vivere e convivere, dell’unicità e dignità di ogni persona, e a quella legge si oppongono.
Il Sindaco di Riace, Mimmo Lucano, è sicuramente tra questi, e io sto con lui.
Caro poeta, attendevo le tue parole su Riace, e sapevo già che avrebbero sguazzato nella solidarietà 🙂 . Ogni tanto ho l’impressione che tu mi segua nelle lezioni, perché molti dei temi che hai affrontato ultimamente attengono alle materie di studio recenti. Questa poi è eclatante: è esattamente il problema affrontato ieri nell’aula di Sociologia, la percezione della realtà. Vediamo se riesco a commentare degnamente: i sociologi (che identificano nella loro scienza sociale un metodo per ‘leggere la realtà’ attraverso strumenti idonei) sostengono che per studiare un modello sociale si debba tenere il principio di DISTANZA e COMPARAZIONE, ovvero: schiettezza e confronto (mi scuso per la sintesi sommaria). Però, la signora che sbraitando sull’immigrazione sostiene ‘ Voi non conoscete la realtà’ non è da demonizzare, in quanto il suo ‘senso comune’ è inficiato non solo da esperienze dirette, ma da una valanga di (… posso dirlo in francese?) : stronxate mediatiche preelettorali, enfasi giornalistiche, puntate obbligate di Talk show delle quali siamo bombardati ogni santa ora. Al netto di cio’ , alla povera signora (spesso di cultura medio bassa, và detto, mi spiace: è scelta apposta la sua opinione per marcar sensazione), mancano I DATI VERI dell’immigrazione, quelli: chissà perché non fanno mai notizia. ( E adesso capisco perché la Sociologia ha avuto tante interruzioni nel proprio corso accademico, in concomitanza con regimi finto democratici o autarchici conclamati!). Il contrappeso di buoni esempi sull’immigrazione servono e si vedono quando emergono casi come Riace, come se non bastassero i dati (se si andassero a leggere e ad annunciare!) positivi sull’integrazione nel nostro Paese.
… Eh vabbe’… diciamo che stiamo in neo autarchia morbida? ( comm a vulimm chiammà? ). Poi, a vedere i capi d’accusa mi scappa da ridere, ma tanto. Viene contestato un reato a Mimmo che fino a qualche decennio fa passava come accettabile dalla Legge Italiana: il matrimonio per procura (a distanza), che è ancora attivo, e rimane una tiratura per i capelli della legge che ne regolamenta l’atto, e tutti quei matrimoni contratti inspiegabilmente in gran numero negli anni successivi alla legge Merlìn, dove molte donne tornarono a utilizzare in pubblico il proprio nome. Ora, perché un matrimonio può rappresentare talvolta un ponte a distanza tra due persone, o un tentativo di sbiancatura della reputazione… e non oggi un tentativo di accoglienza? Se la decisione tra due è condivisa… perché no? (E caxxo: non venitemi a dire che chi si sposava per procura o per riabilitazione sociale lo faceva PER AMORE! ). Risultato: si stanno attaccando alla presunzione di qualcosa che per Legge è già stata consentita in altri termini, 70-50 anni fa. Chiamiamolo buco di Legge, chiamiamola diversa interpretazione , bo’? Ma: che si adeguino un po’ tutti alla Storia che imperversa, perché se l’unico sistema è aggirare il sistema, vuol dire che quel sistema è vecchio, ritrito, anti-storico, OBSOLETO. E non è mica colpa di chi la Storia la sta facendo, senza manco saperlo 😀 Scusa la chiacchiera (ma è sempre colpa tua e?) Ciao Poeta <3
Vietato morire. Questa la Legge di Riace. La stessa di Cristo. La stessa dell’uomo, a stessa della vita. Ma non la stessa del potere e della volontà di predominio. Clara Giovanetti
Scrive Eugenio Borgna
-le parole,queste creature viventi…-
sono arma a doppio taglio,facciamone un buon uso,usiamole per non ferire,come fai tu oggi a contropelo….