Il 22 marzo 2015 è assente dalla mia memoria. Ne ho il brandello finale di un letto in ospedale. Mi è toccata un’amnesia totale, combinata con una crisi fisica. Altri mi hanno riferito quelle ore agitate e culminate con un elicottero che mi depositava sul tetto dell’ospedale di Latina. Altri mi hanno informato dei dettagli.
Così mi trovo un mio ricordo narrato da loro. È’ l’opposto di quello che faccio con la scrittura, dove prendo un ricordo e lo racconto agli altri, anche a quelli che c’erano in quell’episodio e l’hanno dimenticato.
Nel giorno mancante io sono personaggio di una storia che non conosco, raccolta da altri che parlano di me, che però è un altro. Potrebbero inventare, aggiungere varianti, non potrei smentirlo. C’ero ma non ero io. Non so nulla di quell’altro, il sosia di una domenica di marzo.
Il giorno seguente in ospedale un dottore mi chiede se lo riconosco. Era di turno al pronto soccorso: no, non lo riconosco. Mi ha fatto domande alle quali ho risposto puntualmente. Il sosia era vigile. Poteva approfittare dell’occasione, compiere azioni riprovevoli, sfruttando l’immunità dello smemorato. Non lo ha fatto. Era un sosia rispettoso, più di me. Non sarebbe stato incriminato per istigazione.
Anche quando la vita sembra una lotta contro i mulini a vento, eroe è colui che non si arrende, che ogni volta si rimette in piedi e prosegue il suo viaggio, incurante degli ostacoli, incurante della sconfitta. Invincibili sono tutti colore che hanno eredito l’ostinazionde di don Chisciotte. Invincibili sono, per esempio, i migranti, uomini e donne che attraversano il mondo a piedi per raggiungerci e non si fanno fermare da nessun campo di prigionia, da nessuna espulsione, da nessuna legge, da nessun annegamento, perché li muove la disperazione e vanno a piedi.
Perchè sia chiaro, se qualcuno ancora avesse un dubbio sulla tua anima, e la sua sosia <3
Un caro abbraccio <3
Un posticino tranquillo
Guarda: immobile, senza un tremito,
sul fogliame della distesa di loti splende
la femminella della gru:
come una conchiglia da perla
posata in una coppa di smeraldo puro
Hàla, Tesori della poesia indiana
Caro Erri,
Le mando una poesia di Gerardo Diego, poeta ultraista spagnolo, che mi ha tenuto buona compagnia da quando l’ho scoperta in un testo di Alonso Schoekel sulla poetica narrativa nella Bibbia. Con queste parole il biblista firma la sua dichiarazione d’ascolto amoroso, mistico, poetico e rigoroso della Parola.
Mi raccomando, di nuovo in forma e presto :]
“E’ la tua voce, son le tue voci, Isaia, quelle che odo
… …
con le altre voci senza confonderla:
quella di Geremia come fitta grandine sulle tegole,
quella di Abacuc come impeto, spruzzate
da onde che irrompono assaltando rocce,
quella di Daniele, ronzio d’api
e ruggito di leoni, Daniele il cantastorie.
Ben distinta è la tua, complessa,
cangiante, limpida, rauca.
Tutti gli aliti, i sussurri, le dissonanze ed i clamori
della natura in te fanno il loro nido. E col tuo mantice
li ravviva il fuoco che lambisce e rovi e stoppie,
li aggroviglia e li incenerisce.
Talvolta si direbbe che dopo un silenzio sorprendente,
da molto lontano torna la tua voce,
come vento del deserto infuocato
che dal sopore suo si desta
e convoca, in fretta e furia, le sue sabbie
e sulle colline s’inerpica
e cresciuto e giustiziere gonfia le sue ali
e penetra nei boschi della sierra
e scuote le braccia dei cedri
e sgrana deliri, voragini di foglie,
e fa ululare le fiere atterrite.
La tua voce poi ristagna e il tuo sorriso è annuncio
di buone notizie…
E il tuo soffio si assottiglia e come un fischio risuona,
che non dagli uccelli, ma dallo stesso Yahveh
la lingua dei fischi hai appreso
di più diletto del Santo, Santo, Santo,
che prega il mare le sue spiagge addormentando.”
Erri, senza alcuna retorica ammetto di essere particolarmente felice del tuo ritorno. Sai, forse quel tuo sosia voleva solamente darti la possibilità di riprendere un poco di fiato dopo tutte le fatiche a cui quella tua assurda vicenda giudiziaria ti ha costretto ma poi si è fatto da parte quando tu gli hai capire che certe questioni preferisci risolverle da te, senza il bisogno di alcuna mediazione.
p.s. Poi se a qualcosa può servire puoi contare sull’appoggio morale di gran parte di noi, del mio sicuramente.
Che bello sentirti!
Vederti ti vedo, con me in foto a Tirano.
Un abbraccio grande, grande, grande, grandissimo……….Adriana
Ho bisogno delle tue parole…
Bentornato!
Abbi cura di te
Il tuo sosia per quanto potesse essere perfetto non avrebbe mai potuto prendere il tuo posto. Mi piaci così, rispettoso innanzitutto verso le tue idee e questo mi basta per sapere che sei un grande uomo. Il male di oggi è proprio questo: idee, proprie idee, bistrattate in modo irrispettoso. Ti voglio bene Erri!
Vincenza
Ciao Erri,
son felice che tu stia bene,mi ero preoccupato.
Ma sapessi quanti giorni prima non vorrei ricordare.
Un abbraccio
Ciao Erri, scusa l’ardire, ma come ti è passato per la testa di beccarti un’amnesia totale? Lo so non è proprio l’influenza, ma da buona meridionale preferisco dirti questo e non che ” nel giorno mancante ” ci siamo sentiti tutti più soli.
E che di cuori che istigano allo stupore verso la Poesia e la Bellezza e di menti che sabotano la nostra indifferenza non ne sentiamo tanti….
Vabbuò però vedi di farti perdonare presto!
Un grande abbraccio. Anna
Grazie per essere tornato che ! Grazie per i suoi ricordi e i suoi racconti! Grazie ad essi ho il piace di conoscerla. Le sue parole musicali sono una continua emozione. Grazie per esserci. La abbraccio con grande affetto. Spero si riprenda presto!
Ecco un biglietto doppiamente piacevole.
E sempre un piacere leggere i suoi scritti,
sembra sempre che ci scrivete a noi personalmente.
Sapere che andate meglio e la seconda bella notizia.
Come ho già fatto per altri scritti, ne ho fatto una traduzione in francese sul mio “blog” su Médiapart.
(anche come ho già detto parlo e scrivo molto male l’italiano)
Tanti mi domandavano notizie, tanto e vero che siete molto rispettato in Francia e che siete a “casa vostra” nei cuori di tanti lettori francesi.
(se mai e un problema che faccio le traduzione, lo prego di farmelo sapere)
Ecco un biglietto doppiamente piacevole.
E sempre sempre un piacere leggere i suoi scritti,
sempre sempre che ci scrivete a noi personalmente.
Sapere che andate meglio e la seconda bella notizia.
Come ho già fatto o fatto una traduzione in francese sul mio “blog”
(anche come ho già detto parlo e scrivo molto male l’italiano)
su Médiapart. Tanti mi domandavano notizie, tanto e vero che siete molto rispettato in Francia e che siete a “casa vostra” nei cuori di tanti lettori francesi.
(se mai e un problema che faccio le traduzione, lo prego di farmelo sapere)
Raro e prezioso Erri bentornato!
Tanti auguri e guarisci presto !!!! vai avanti vai avanti vai avanti. Un abbraccio
Che bello leggerti di nuovo e sapere che stai bene ! Il tuo sosia ormai se ne è andato, ha esaurito il suo compito di supplenza, adesso ci sei di nuovo tu!
Ben tornato anche da parte mia, caro Erri.
Attraverso quello che scrivi sei diventato un caro amico
di “strada”. Riguardati!!!!
Un abbraccio
Ciao Erri,mi chiamo Cinzia,il vuoto che hai provato,forse servirà a farti riflettere su un nuovo libro.
Quanto vuoto c’è intorno a noi,il 19 marzo ti ho ascoltato a Riano,non ti conoscevo,non avevo mai letto
i tuoi libri (mi sto rifacendo!).Sei autentico,ho fame di verità e tu sei come un meraviglioso piatto di
spaghetti alle vongole veraci.Rimettiti presto,quando starai meglio,vienici a trovare a Riano,ho una bella famiglia circondata da tanti animaletti,ti accoglieremo non da scrittore famoso ma da amico.
Ciao Erri. Abbiamo la stessa età e ciò ci accomuna nella fragilità del fisico. Ci accomuna anche l’essere spesso “contro”, il pensare diversamente dalla massa e l’avere il coraggio di esprimerlo.
Tornerai presto a ricordare ogni più piccola cosa, vedrai. Per ora stupisciti di ciò che scopri momento per momento. Passerà anche questo difficile periodo.
j ‘ai oublié de signer , Nathalie
Cher Monsieur , je ne maitrise pas assez l’ italien pour etre certaine de ce que je découvre , vous auriez ete victime d ‘un malaise et d’une amnésie , mais vous allez mieux ,je crois comprendre. je vis avec vos livres (alors que apres avoir tant lu je n’y arrive plus) j ‘ai trop besoin de sens je ne peux plus lire comme une distraction comme une autre et chacun de vos livres m ‘aide à me rappeler d’une partie précieuse de mon être le plus enfantin et secret .MERCI .
de tout coeur je vous souhaite une bonne reprise de force .
Bentornato, un sorriso susanna
Bentornato! I nostri più cari auguri di una pronta guarigione
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Insegno lettere nel liceo “Giordano Bruno” di Arzano (area Nord di Napoli), ogni anno, nel pomeriggio, ripetiamo un’esperienza nuova per i ragazzi, ma, in realtà assai antica per chi ha vissuto altre stagioni della vita. Si chiama “circoli di lettura” e, al suo interno, Erri De Luca ha sempre uno spazio privilegiato. Nell’incontro di martedì abbiamo augurato ad uno dei nostri scrittori preferiti una pronta guarigione, leggendo ( anzi, rileggendo, per l’ennesima volta, “Considero valore”). I ragazzi di Arzano, la sottoscritta e gran parte dei docenti del liceo sperano di poter ottenere una sua visita, un confronto con uno scrittore che ci rappresenta, ci emoziona, ci sprona e ci conforta allo stesso tempo. Se lei avesse potuto ascoltare la presentazione che una mia allieva ha fatto del suo libro “In nome della madre”, ne sarebbe stato orgoglioso; se avesse potuto percepire l’emozione di quindicenni che leggevano ad alta voce le pagine “I pesci non chiudono gli occhi”, avrebbe raccolto il frutto straordinario del suo lavoro.
Quando e se le sarà possibile, ci faccia il dono grande della sua presenza; regali ai ragazzi della periferia Nord di Napoli un’occasione che valorizzi il loro impegno nello studio. Abbia fiducia, personalmente li educo alla DISUBBIDIENZA.
Le auguro a nome mio e dei ragazzi del “Giordano Bruno” di Arzano di ristabilirsi al meglio e di farci dono abbondante della sua scrittura.
Ogni tanto il nostro corpo dà gli scossoni, ci dice che dobbiamo modificarne l’uso, e lo fa così. Crampi, abbassamento di vista, crisi d’ansia, difficoltà a smaltire la stanchezza. A te è toccata questa perdita momentanea di presenza… hai fatto l’esperienza del folle, ma solo per un po’. E so che ne farai tesoro nei mille modi di cui sei capace Erri. Vedo che hai messo un’immagine primaverile, e spero tanto siano gli alberi vicino casa. Tra le tante cose che hai scritto e descritto, il richiamo agli alberi e alla natura li annovero tra i preferiti, perché adoro il colore verde e la prepotenza di un bosco in fioritura. Respira quel verde Erri, respira tranquillo ammor mì, te voglie bben.
Sono felice di ritrovarti in forma!!
…un sosia che ci restituisce una copia conforme all’originale! Grande Erri, buona guarigione. Linda
Come sempre discreto, toccante, silenzioso, delicato e forte allo stesso tempo.
Come sempre il mio scrittore preferito, anche e soprattutto in un momento di estrema fragilità.
Un pensiero.
Lei è un grande…si riprenda presto!
Il 22/03/2015 io e mio figlio abbiamo temporeggiato nel mio lettone. Verso le 10 siamo usciti con il nostro cane per la nostra seconda colazione e poi una lunga passeggiata in spiaggia.
Nella tarda mattinata è iniziato a piovere e via di corsa verso casa…
Gent.mo sig de Luca io non conosco la sua giornata ma se vuole le presto alcuni ricordi della mia.
Non è dolce questo racconto, intatta brilla come quarzo la ruvidezza di un carattere cui è facile aggrapparsi e mantenere la presa negli anni. Di gran lunga migliore l’originale, con tutti i suoi spigoli e le sue istigazioni, del sosia smemorato, che rende scoperta la radice di bontà ma che non ha il carico dei ricordi, delle storie, delle scelte. Non ha quell’aggiunta che conta più di tutto, ficcata in uno zaino fatto di parole e portata con la naturalezza di una tartaruga, inseparabile dalla sua casa, o di un bipede che ha trovato il migliore surrogato delle ali in terra,
silvia
Erri caro, poeta in un mondo sordo alla poesia e muto davanti alla ingiustizia, sei stato capace di trasformare anche la tua vicenda di salute in un racconto intimo e gentile. Ancora grazie per le tue parole e auguri da una tua fedele lettrice. Carla Mori
Riesci a rendere “delizioso” anche un giorno di paura. Ti adoro Erri!
Caro Erri sono felice di sapere che stai bene!
Un caro abbraccio
Caterina Cotroneo
Con te é sempre poesia. Ringrazio quelle casualitá della vita che mi hanno fatto fare la tua conoscenza. Scusa la banalitá anche abusata, ma grazie di esistere! Grazie di farci riflettere anche su cose importanti con parole che sono sempre musica, con leggerezza, senza disturbare. Mi piaci assai Erri, un abbraccio forte…piano piano!
Celeste
Concordo. Forza Erri sono con te!