Oggi traduco una poesia. Scritta da Arthur Guiterman, americano (1871-1943), ha per titolo: On The Vanity Of Earthly Greatness, Sulla Vanità Della Grandezza Terrena.
The tusks that clashed in mighty brawls
(Le zanne che si azzuffarono in gigantesche risse)
of mastodonts, are billiard balls.
(di mastodonti, sono diventate palle di biliardo).
The sword of Charlemagne The Just
(La spada di Carlomagno Il Giusto)
is ferric oxide, known as rust.
(è ossido di ferro, ruggine cioè).
The grizzly bear whose potent hug
(il grizzly, orso dal potente abbraccio)
was feared by all, is now a rug.
(fu da tutti temuto, ora è un tappeto).
Great Caesar’s bust is on the shelf
(il busto di Cesare il Grande sta sullo scaffale)
and I don’t feel so well myself.
(e io non mi sento troppo bene).
Sullo schermo le comparse di turno sui banchi di governo gonfiano il petto e le guanciotte per la posa destinata ai posteri.
Di quelli che li hanno preceduti nella funzione e sono già svaniti, non hanno percezione.
Si atteggiano a perpetui e sono effimeri.
La grandezza terrena è l’aureola che illumina loro il cranio il tempo di un caffè, in piedi al banco di un bar affollato.
Ricoprono la carica di vice degli anonimi.
Non esiste la grandezza terrena? Sì, è consistita nello scoppio di risa, spontanee e detonanti, dell’assemblea dell’ONU al discorso del presidente degli Stati Uniti.
Il fragore di un pernacchio è la fanfara che accompagna la grandezza terrena.
I poeti sanno parlare del tempo,della polvere che questo lascia,della condizione umana,della nostra vita.
E della pernacchia che toglie smalto al potente di turno,almeno per un momento.Lunga vita ai poeti
“Mi piacciono le rovine perché ciò che resta non è il disegno completo, ma l’essenzialità del pensiero, la struttura nuda, lo spirito della cosa.”
(Tadao Ando)
Ed ho capito perché il Vespasiano è sopravvissuto al ponte Morandi. Il vero potere sta nel riuscire a trovare la delicata” relazione tra spazio e scala umana”.
Per consolarmi di questi tempi privi di poesia (i tempi ,i poeti per fortuna non se ne sono andati )
ecco la musica di Giacomo da Lentini,alcuni versi per ricordarmi la grandezza terrena che rimane,la bella terra che li ha ospitati.
-Meravigliosamente
un amor mi distringe
e mi tene ad ogni ora
o ancora il molto noto Cielo Dalcamo
Rosa fresca aulentissima c’appari inver la state,
le donne ti disiano,pulzelle e maritate…
Proviamo un attimo a pensare a FEDERICO II ,alla scuola siciliana ,la lingua madre , originaria
FEDERICO II UN UOMO CHE SAPEVA ONORARE IL POTERE CHE AVEVA QUASI OGNI GIORNO.QUESTA LA GRANDEZZA TERRENA,ANCHE.
Pensavo proprio in questi giorni: ma il bullo seriale che fa il ministro nel governo del cambiamento, pensa davvero di poter fermare o condizionare la storia?
Cara Alba, so di essere una guastafeste, nonché pessimista, ma quando Hitler iniziava a farsi strada, molti l’hanno definito un bullo passeggero, non parliamo degli ebrei che hanno subíto le prime rappresaglie soft giudicandole ragazzate… L’hanno condizionata la storia, eccome!
Più li vedo marciare impettiti come marionette tra gli applausi, e più sono in ansia per il futuro della mia nipotina…
Che dire di un ministro degli Interni che esulta per l’arresto di un suo avversario politico (Mimmo Lucano, per altro reo confesso di disobbedienza civile)? Non bisogna essere dei giganti del diritto, basta essere dei pesi medi del buon gusto per capire che quel ministro è ampiamente al di sotto della decenza. La folla plaudente che esulta a ogni sua scorrettezza, a ogni sua gomitata, a ogni sua minaccia, può anche diventare schiacciante maggioranza (è già accaduto, potrebbe accadere ancora). Ma a noi tocca, per quanto pochi, per quanto soccombenti, ripetere pari pari che la prepotenza, il dileggio, l’intimidazione costante, soprattutto quando si è al potere, tanto più se si è ministro di Polizia, sono una colpa gravissima.
Michele Serra
Ciao Poeta, è sempre bello ritrovare le tue parole. Oggi ci hai fatto la sorpresa di tradurne da altri e di aggiungere un commento tuo, impetuoso, ma che ha l’abitudine buona di non sovrastare mai. Non conoscevo questo poeta, me lo presenti tu (come hai fatto con tanti altri). Poesia definita ‘contemporanea’, quella che si avvale di virgole importanti. (Mi fa venire in mente una schermaglia tra me e il mio prof. di Letteratura Classica, che durante un impeto di difesa verso la sua materia definì alcuni poeti del Novecento i ‘Poeti delle virgole’. Risposi alla mia maniera, facendo una declinazione semi anonima della parola ‘lacrime’, con virgole che per fortuna gradì , e difesi un po’ la categoria 😀 ) Quanta verità, tra quelle virgole. E quanto tempo perso, anche da noi, che sbandieriamo, commentiamo, sosteniamo, condanniamo. Di recente, è sopraggiunto lo schifo a commentare sui social (io ho solo fb) certe facce di culo impunite che pare si alzino al mattino solo per sparare boiate, sempre più insopportabili. Prima mi ci accanivo, ma da qualche tempo mi limito a … ignorarli. Hai usato la parola ‘effimero’… così è: sono effimeri, questi saltimbanco del sedicente potere, quanto le loro parole, inutili da ascoltare; inutile dedicar loro tempo prezioso a sentire nei talk chi dice cosa a chi ( con nessuno del pubblico che si possa alzare a dire ‘ma che cazzo stai a di’?’). Non credo ci sia altro modo che il comportamento del pubblico a far capire a chi pretende un palco quando e quanto sia opportuna la sua presenza là sopra. Non è tutta colpa di un coglione, se tanti simili lo acclamano da re, invece di informarlo della sua condizione naturale di …coglione. Osservo inoltre che nel nostro urticante e paesano modus operandi , queste persone non pagano mai per aver interpretato ben prezzolati (come spesso avviene) una parte che non meritavano… ma questo, ripeto: dipende quasi totalmente da chi ha applaudito. Ciò, indipendentemente dal fatto che si rendano conto o meno di essere provvisori come chiunque altro. Kisses, il tuo tappino <3
Poi leggo dell’arresto di Mimmo Lucano sindaco di Riace –e io non mi sento troppo bene–
Leggo
Mi piacerebbe,_ha ripreso_tornare a vedere il mondo con più innocenza,in modo più impersonale,ma non so come riuscirci,se non andando in qualche posto ignoto,dove non ho identità nè amicizie.Ma non so come si possa riuscire in una simile impresa,nè dove potrebbe essere un posto simile_
Autunno-luce ovatta-momento senza nostalgia e memoria.
Incantamento.Mi dico-bisogna scegliere di scegliere.
Sarà annebbiamento ottuso o cambiamento?
Notevole la poesia, ma non regge il paragone con le tue.
Eccoli i potenti di oggi.Scorrono sotto i nostri occhi impietosi.
Sono ridicoli coi loro fardelli di parole da imbonitori.
Sono ridicoli e forse non se ne rendono conto.
Sono ridicoli e passeranno .Questo però non basta a ridurre il danno