1931: sulla Gazzetta Ufficiale viene pubblicato il regio decreto per il quale i docenti universitari sono tenuti a prestare giuramento al fascismo. Su 1225 professori in cattedra 12 rifiutano, perdendo l’insegnamento. Uno su cento: è poco, è niente? Per me è molto e fissa la quota di coscienza civile di un paese e di una comunità. L’uno per cento, la limpida dozzina del 1931, ruppe la linea dell’obbedienza e della sottomissione.
Anche meno dell’uno per cento di italiani partecipò alla lotta di liberazione e alla resistenza antifascista. In nome di questa sparuta minoranza combattente fu scritta la Costituzione Italiana. Ha forma di articoli di legge ma non è un codice, è il migliore atto pubblico scritto dalla storia d’Italia. Fu redatto da vite esemplari e dentro ci sono le esperienze, le convinzioni, le speranze di persone che per ventitré anni furono perseguitate dal fascismo. Imprigionate, esiliate, continuarono la loro solitaria testimonianza. Negli articoli che scrissero vibra la repressione subìta e il riscatto ottenuto.
L’Italia è una Repubblica: oggi per noi è ovvio. Allora per loro erano le prime parole di un inno alla libertà. Andavano musicate subito. Fino a poco prima l’Italia era un regno e la sua monarchia era responsabile del fascismo, delle leggi razziali, della guerra a fianco dei peggiori boia della storia dell’umanità. Scrivere la parola Repubblica in apertura di pagina era il traguardo raggiunto.
L’Italia ripudia la guerra: fino a poco prima il fascismo ci era andato a nozze con la guerra, prima ancora di dichiararla la aizzava con libro e moschetto, con le imprese di conquiste coloniali, con la parodia dell’impero romano. L’Italia ripudia: scrissero il verbo di un divorzio, di un rinnegamento della storia precedente. Scrivevano questa frase sopra le macerie delle città bombardate, la polvere non ancora posata.
L’articolo 21 stabilisce la più vasta libertà di espressione. Chi lo scrisse conosceva la censura e la tirannia della versione unica. Ruppero la gabbia, abolirono i filtri, introdussero ossigeno in una stanza di finestre chiuse. Ne profittò subito il cinema producendo le migliori pellicole della nostra storia. Fu il loro regalo alla nuova Italia, la sua dote nuziale.
Perciò considero la Costituzione Italiana l’equivalente laico di un testo sacro.
Sento usare il termine riforma per delle modifiche da apportare alla sua pagina. Credo che qualunque intervento potrà solo danneggiarla, con effetto di restringere le libertà civili consegnate. Perciò non condivido l’uso del termine riforma, che vuol suggerire un valore di progresso. Si tratta di restaurazione di una sudditanza con effetto di regressione e perdita di cittadinanza.
Qualunque sia l’esito della consultazione a mezzo referendum, resterò leale al testo originale, alla magnifica volontà di quell’uno per cento.
Erri De Luca
La Costituzione italiana è un eccellente testo politico, e di certo i nostri attuali politologi non sarebbero in grado di migliorarla…ma questo non pregiudica a priori la possibilità che questo possa avvenire un giorno in futuro.
Ogni prodotto del pensiero umano è prodotto storico, dettato da determinate contingenze e dunque destinato a tramontare, fatta eccezione per ciò che trascende la storicità per raggiungere direttamente questioni eterne: ne sono esempio anche gli ideali principalmente affermati nei primi 12 articoli della nostra Costituzione.
Nel testo scritto da Erri D.L. mi suscita qualche perplessità, da un punto di vista semantico, l’utilizzo del termine “parodia”. I fascisti intendevano attuare una vera e propria glorificazione dell’impero romano, perciò loro non ne facevano una “parodia”; questo è un giudizio che diamo posteriormente al fenomeno fascista.
Lei, Grazia Valeria ha detto benissimo, la Costituzione italiana è un eccellente testo politico, di fatto a leggerlo non si capisce quasi niente, per questo è un eccellente testo politico. Buon pomeriggio, Grazia Valeria. Salomé
Per me, una Costituzione che inizia con questo ‘felice e gioioso’ inizio all’Articolo 1:
“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.” mi fa tornare in mente un orrendo ricordo, tipo, ma non traduco: “Arbeit macht frei” e che continua nel vago e tipico linguaggio volutamente o no incomprensibile al volgo, mi destabilizza alquanto:
” La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. Quali? Ognuno poi capirà e penserà a modo suo secondo l’articolo 21. Un saluti a tutti. Salomé
Brava, Salomè, é proprio lo spirito con il quale intendevo sbeffeggiare me stesso, entrare in contraddizione con le mie precedenti considerazioni. É educativo scoprire interpreti. Per lei sdrammatizzare non fa. Quanto a consigliare conoscenze date assenti lo eviterei, capirà, é come dire io so mentre voi …
Direi che qui si esprimono semplici opinioni, consapevoli di raccoglierle brevemente. E qui mi fermo. Per il resto apprezzo il suo spirito.
Amedeo, amico mio, il bello di una gentile conversazione è lo scambio di opinioni, ascoltandosi l’un l’altro, imparando quel che non si sa e insegnando quel che si sa o che si creda di sapere, tutto qua, ma non è poca cosa. Questo lo chiamo rispetto,stima e civiltà, semplice, no?. Hasta la vista, amigos! Salomé
Non vorrei apparire scostumato, ma per me la nostra Costituzione è quasi, no a pensarci bene è come … anzi è proprio
‘O rraù
‘O rraù ca me piace a me
m’ ‘o ffaceva sulo mammà.
A che m’aggio spusato a te,
ne parlammo pè ne parlà.
Io nun sogno difficultuso;
ma luvàmell”a miezo st’uso.
Sì, va buono: cumme vuò tu.
Mò ce avèssem’ appiccecà?
Tu che dice? Chest’è rraù?
E io m’a ‘o mmagno pè m’ ‘o mangià…
M’ ‘a faje dicere na parola?
Chesta è carne c’ ‘a pummarola.
attrazione terrestre
attrazione celeste
ti dice qualcosa circa la costituzione?
Buon pranzo o buona cena
Amedeo, amico mio, non so il napoletano, ma se ho capito quello che ha detto sulla nostra Costituzione, detto con una canzone è davvero uno spasso, e come la Commedia dell’arte, resta un po’ triste. Mi è piaciuto molto il suo commento che musicheremo chi con Mozart, chi con Bach, chi con Renato, l’Americano. Allora questa sera, pizza con la buffala! Bella serata, Amedeo, bella Napoli. Salomé
Prima o poi uno informerà, con dovizia di particolari assolutamente relativi alle modifiche, su cosa dovrebbe essere informato l’altro, senza aspettare che l’altro faccia le ricerche al posto suo e ascolti una coscienza non propria. (Art. 25)
– 21 risposte-l
la perfezione
passiamo
all’articolo22?
con la musica di
Mozart
Nina, sarò mal destata, ma non ho capito il suo commento, o manca uno spezzo. Pe’ gentilezza sua, me lo chiarisca. Grazie e se fosse sulla musica di Bach, sarebbe per me ancora più gentile. Bella giornata, Nina. Salomé
bellezza profondita’leggerezza razionalita’aiutano a pensare
Mozart è tutto questo
e il flauto magico potrebbe essere una meravigliosa metafora quando nella vita,nostra personale o collettiva,si devono affrontare
problemi molto seri.buona giornata a lei
Nina, grazie del chiarimento. Voglio aggiungere che sono in piena armonia con lei quando dice, se ho capito bene questa volta, che la Musica alleggerisce la pesantezza della nostra vita e penso che sia stata creata proprio per quello che ha detto or ora. Ma come da articolo 21, per me, come Bach e le sue lievi toccate, non vi è nessun altro. A ognuno il proprio gusto ma devo dire a suo vantaggio che il più bel Requiem che ho ascoltato è decisamente quello di Mozart. Come vede un po’ le sono venuta incontro senza scontro. Un saluto, Nina. Salomé
“L’Italia ripudia la guerra”, è un bel pensiero sopratutto quando la guerra l’ha miserabilmente persa, ma al di là di questo, Erri, vi sono due tipi di guerre, la guerra aggressiva, e quella va sradicata in tronco, ma come? Il meglio sarebbe con la diplomazia, ma non sempre funziona, allora come? Vi è un solo altro modo, con la guerra difensiva, e quella è lecita per salvaguardare la vita del proprio popolo, o dobbiamo porgere l’altra guancia? è anch’esso un altro modo, ma bisogna farlo accettare da tutti in toto e non è detto che tutti siano cristiani. In questo campo di battaglia l’unica cosa che conta per ogni Stato, oltre cercare la Pace è di preservare a ogni costo, la vita di ogni cittadino con il minor danno possibile, sempre a parere mio, ovvio. Notte d’oro. Salomé
“Guerra lecita”??? Fammi capire, se un manipolo di esaltati, che chiamiamo terroristi, finanziati da qualcuno che non abbiamo ancora identificato o che comunque non ci hanno detto, ci fa saltare in aria una stazione, per legittima difesa siamo autorizzati a bombardare i loro connazionali in terra loro?????
E ammesso che qualcuno la pensi così, dici che il metodo sarebbe efficace?????
Cara Ambra, le guerre si fanno tra Stati, di solito, purtroppo oggi è forse assai peggio, perché senza dichiarazione, quindi senza possibilità di mediazione, guardi all’11 settembre 2011, per esempio, e se un gruppo di terroristi, prova alla mano, fa saltare per ordine del suo Stato e per aria una parte di un altro popolo, CERTAMENTE che trovo lecito dichiarare quello che chiamo guerra difensiva e lecito agire in proposito. Si è già verificato tale caso,oltre a quello già citato, e chi si è difeso per proteggere il suo popolo era in stato di legittima difesa. Bravo! Bella giornata, Ambra.Salomé
Erri, se guardi ad altre Costituzioni di Stati Democratici, quale la Statunitense o più limpida ancora la francese, vedrà se la nostra costituzione sia da paragonare a un testo sacro, paragone alquanto blasfemo tra l’altro per me, tra parentesi, in quanto a limpidità, a me pare piuttosto volta all’oscurità nei punti che dovrebbero essere limpidi e puri come l’acqua di una sorgente di montagna. Meglio la Bibbia è più pura, ma lei questo già lo sa. Grazie comunque. Salomè
Pertanto, prima di di dichiararsi per un sì o un per no al prossimo plebiscito, meglio sarebbe leggere o decriptare bene per intero il testo della nostra Costituzione, ma non solo, sopratutto si deve sapere cosa vorranno cambiare a codesto testo dell’odierno Costituzione. Senza questi due presupposti, per me, non si può decidere per un no o per un sì. Ho concluso sull’argomento da lei scelto, Erri. Grazie. Salomé
Sono d’accordo con te dove dici che “trovo lecito dichiarare quello che chiamo guerra difensiva e lecito agire in proposito”. Ma non giustificherò MAI un bombardamento indiscriminato su case e popolazione civile. Ricambio i saluti.
Cara Ambra, seguendo l’articolo sopracitato da Erri, il nostro ospite, lei ha pieno diritto alla sua libertà di opinione e dunque di non giustificare MAI “un bombardamento indiscriminato su case e popolazione civile.” Ma la guerra è guerra e non può sempre, semmai lo sia mai stata, essere gentile, anche in difesa. Ma la responsabilità spetta SEMPRE a chi l’ha provocata, sempre, per me. Detto questo, io, per risolvere un contenzioso, sceglierei il duello è tanto da gentiluomo e causa danno ai soli duellisti e prendo a esempio paradigmatico i due più celebri, uno che non riuscì, quello tra Aiace figlio di Telamone contro Ettore figlio di Priamo ne Iliade di Omero, e l’altro riuscito, quello tra Davide contro Golia nella Bibbia. Ma siamo assai, assai lontani di trovare oggi, Eroi di questa tempra, ahimè! La saluto, Ambra.Salomé
Non riesco a comprendere perchè con mille riforme urgenti si voglia cambiare la
Costituzione. Il testo è perfetto, tutti quelli che conosco o quasi voteranno No.
Il testo Costituzionale va lasciato in eredità a coloro che ci saranno dopo di noi
visto che rimane l’unica perla, recita l’Uguaglianza, la Fraternità, il rispetto per
coloro………..Sarà un No
Abbiamo il dovere di salvaguardare la Costituzione Italiana dalle mani sporche di quella banda che vuole modificarla a suo uso e consumo. Lo possiamo fare. Facciamolo con un NO prima che diventi troppo tardi.
Forse questa generazione non ha lo Spirito dei padri che hanno costituito quel sogno di libertà e progresso con pari diritti e doveri e per questo difetto segna soprattutto i limiti della totale applicazione nella realtà di alcuni Titoli. L’eredità degli articoli 68 e 69 è diventata imbarazzante, mentre le regioni non possono esprimersi sull’autorizzazione a trattati internazionali che non tutelano lo sviluppo economico, l’identità e la cultura locali, quindi dell’intero paese.
Ma sembra davvero “parossismo di morte”, e non un tradimento, che questa generazione di pochi giovani voglia imbavagliarsi, rendendo “irragiungibile” un mezzo per rendere compiuta la libertà di espressione dei molti altri che arriveranno…
Voterò No
Facciamo girare questo pensiero affinche’ diventi pensiero comune per il NO alla riforma!
Cara @Dry, mi sembra che vi è un controsenso nel suo commento se tant’è che la costituzione permette la libertà di opinione e che quindi nessuno deve imporre la propria, altrimenti sparisce la stessa libertà di pensiero insieme alla Costituzione, o no? Buona serata. Salomé
Sì Erri, anch’io farò parte di quell’uno per cento, da sempre convinta che la nostra Costituzione sia forse la migliore tra quelle degli stati repubblicani. E forse lo è proprio perché partorita dai superstiti di una guerra interminabile. Ma purtroppo questo referendum sarà solo una consultazione elettorale, non un tentativo di miglioramento o ammodernamento di un testo. Altri soldi pubblici sprecati per creare o contrastare alleanze. Il suo intervento, Erri, dovrebbe avere più diffusione, su questo sito lo leggiamo in pochi, ed è scontato che siamo tutti d’accordo.
Bravissimo, Erri De Luca! Non potevi spiegare meglio cosa significa minoranza con dei valori profondi e maggioranza branco di pecore governate dal mandriano di turno e asservite al potere famelico. Preferisco anch’io essere in quella limpida splendida dozzina, quell’uno per cento esempio di libertà. Grazie
Resterò leale al testo originale, alla magnifica volontà di quell’uno per cento
sei sicuro che quell’uno per cento oggi sarebbe così mummificato?
Preferisco anche io essere in quella limpida splendida dozzina, in quell’uno per cento esempio di libertà. Grazie
Caro Amedeo, Si legga molto attentamente il testo originale, il quale è assai originale, prima di restarne leale. Dopo farà sì o no parte dell’un per cento. Mah! Buona serata. Salomé
Caro Amedeo, Prima di essere leale, veda se il testo originale sia esso stesso leale. Il mio vuole solo essere un suggerimento. Un saluto. Salomé
pressappochismo
tendenza ad agire o giudicare con approssimazione ,in modo impreciso o superficiale.
hai letto cosa si vuol cambiare?
ti pare davvero una catastrofe?
ah l’ebbrezza di dire no ai poteri del sultano…….
Sinceramente sono d’accordo con te.
In tutta la prima parte del testo di Erri mi stavo quasi commovendo per questo stupendo inno di lode alla costituzione “più bella del mondo” (sono convinto che lo sia davvero, sebbene dovrei/vorrei conoscerla più approfonditamente).
Nell’ultima parte del testo però ho avvertito anche io un certo pressappochismo. Sinceramente non sono perfettamente informato sulle modifiche che si vogliono introdurre, ed Erri non le spiega. Dice semplicemente che cambiare è peggiorare… Ma è un concetto che non può essere assurto a verità assoluta. Sarebbe stato meglio un’analisi più precisa dei contenuti, così davvero sembra che l’opposizione alla riforma sia un’opposizione “ideologica”, motivata da cieco attaccamento al passato.
Ripeto che amo la costituzione, ma non accetto l’idea che ogni modifica che le si apporta sia un danno per la società.
Lorenzo
Se non si riconosce alla Costituzione la sua validità storica. e la certezza dei diritti che essa vuole garantire allora
è meglio tacere.
Lei Lorenzo ha perfettamente ragione di dire che quello che dice Erri non sia verità assoluta e che non è stato chiaro nel suo articolo. Per quel che riguarda la nostra Costituzione prima di dire che per lei sia la più bella del mondo, penso che dovrebbe leggere le altre e vedrà che avrà qualche sorpresa e forse cambierà idea, forse. Bella serata. Salomé
Per quanto riguarda la validità storica, cara Anna Masucci, non si preoccupi: sono uno studente di storia e le garantisco che ho avuto modo di riflettere su questo tema. Sono anche totalmente convinto dei diritti che essa proclama, quindi non vedo per quale motivo lei dovrebbe consigliarmi il silenzio (a proposito di libertà di espressione).
Per quanto riguarda le parole di Salomè, posso dirle che definivo la nostra costituzione “la più bella del mondo” anzitutto per un legame affettivo con quel testo e con la situazione storica che lo ha generato (l’antifascismo), inoltre per la mia conoscenza (limitata) di quel testo comparata con stralci di altri testi in qualche modo analoghi che ho avuto modo di leggere (dichiarazione francese del ’79; costituzione americana; magna charta libertatum; dichiarazione dei diritti della Virginia). Accoglierò comunque il suo suggerimento e leggerò altre costituzioni!
Lorenzo, buongiorno, e se posso dire, con l’articolo 21 in mano e con la mia nota vanità, ma non priva di lunga esperienza da vecchia, la Storia le farà fare strada. Allora, auguri, e bella giornata. Salomé
Bellissima lezione di storia contemporanea, dopo averla letta (“sentita”) bisogna scegliere dove stare. Allora resto anch’io leale al testo originale…
Caro Raimondo, la più bella lezione è quella fatta da sé, per me. Legga e legga ancora la nostra Costituzione e con calma deciderà di esserle leale se essa sia stata leale con lei. Saluti. Salomé