Per una volta mi impiccio di elezioni, vinte dalla parte che si è presentata in forma accorpata.
Il sistema elettorale premia questo metodo.
In Italia esiste la destra, non esiste la sinistra. Esistono persone di sinistra, non la loro somma. C’è invece un’area variabile e scomposta di non destra.
Non è antagonista né opposta, come dimostrano i due governi Conte e quello Draghi. L’area di non destra va serenamente al governo con qualche destra.
Malgrado la sua dimostrata esistenza, non c’è coalizione nella destra accorpata. Hanno stabilito un’intesa che definisco blablacar, quel sistema di trasporto in auto che conviene a due o più passeggeri per andare da un preciso punto a un altro. Dopo di che si scende, ognuno libero di proseguire per proprio conto.
Nel caso della destra italiana si aggiunge un particolare sentimentale: si detestano. Se formeranno un governo, avrà più ripicche interne del primo governo Conte con la Lega e il Movimento Cinquestelle a sgambettarsi i giorni dispari.
L’Italia già malgovernata dalla destra supererà anche questa. L’elettorato pienamente responsabile della sua scelta ne sperimenterà i risultati.
Per la satira si apre una prateria sconfinata.