Era una mescita dal nome poco invitante: ” Cabaret des assassins”. Non perché lo fossero i suoi avventori, ma per un dipinto in sala con l’immagine di un famoso omicida dell’epoca.
Nel 1879 un illustratore ebbe l’incarico di rinnovare l’insegna e il nome del locale.
Dipinse un coniglio che scappava dalla pentola con la scritta: ” Le lapin agile”.
L’autore si chiamava André Gill ed era stato membro della Commission des Artistes istituita dalla rivoluzionaria Comune di Parigi, del 1871.
Sfuggì alle mattanze della repressione: ventimila di loro massacrati. Da qui forse proviene l’idea dell’insegna: come il lapin, coniglio, anche lui era scappato dal calderone.
Il locale sulla collina di Montmartre fu ben frequentato dagli artisti di fine ‘800. Tra questi il mio preferito è Maurice Utrillo. Dipinse più volte la via e il locale con l’insegna, dove vuotava innumerevoli bottiglie.
Coetaneo dei colleghi impressionisti, fece caso a parte, renitente a qualunque corrente.
Entrò e uscì varie volte da prigioni e ospedali per cause di alcolismo.
Riuscì a godere in ritardo del pubblico favore.
Il locale è ancora attivo, ma questa non è una recensione, non ci sono entrato.
Avrei dovuto frequentarlo allora, ma sono arrivato tardi.
Ho frequentato altre mescite, in nessuna di queste tra i tavoli dei bevitori tracannava un artista.
Il dipinto è di Maurice Utrillo, ” Rue Saint-Rustique a Montmartre, sous la Neige”
Bellissima descrizione, m’è sembrato di percepire l’ambiente.
Grazie.
L’ energia pulsante scorre lungo i margini degli elementi, spesso ai margini (come in chimica, con gli elettroni più periferici di atomi distinti ma interferenti).
Vicino a casa mia, argine del Brenta, c’era la mescita “al Marziano, al mondo di qua”: incontrando parte dell’ umanità più varia e interessante.
Altre mescite che cita: mi piace pensare che l’avventore artista fosse Lei.
Con i migliori auguri!
Federico