Le piogge di maggio ci hanno accompagnato all’andata e al ritorno, ma con gentile sospensione durante gli scarichi in un posto di profughi e in un orfanotrofio.
Ci dicono che in quella regione ci sono due milioni di rifugiati.
Nei nostri viaggi ucraini di solito Giacinto porta dei tarallucci per tener buono lo stomaco durante le tappe senza fermate, da pieno di carburante a successivo pieno.
Stavolta niente, eppure era sicuro di averli presi.
Alla dogana per entrare in Ucraina ci hanno aperto diversi scatoloni per controllo. Apprezzo questo loro scrupolo da tempo di pace in piena guerra. Dimostra serietà e disciplina di un popolo messo alle strette.
Al rientro siamo stati controllati invece dalla dogana ungherese. Il cassone era vuoto ma ci hanno portato in un magazzino per ispezionare il furgone anche da sotto. Il doganiere ha perquisito poi minuziosamente anche l’abitacolo. Infine ci ha lasciato proseguire, invitandoci e riprendere possesso del veicolo.
Con stupore ci siamo accorti che aveva scovato il beneamato pacchetto dei taralli che Giacinto aveva effettivamente portato. Aveva resistito alle nostre ricerche ma non a quelle del solerte funzionario.
Lo abbiamo fatto fuori, il pacchetto.
Dogana zelante……. Non conosco la fondazione ma stimo deluca.. Se serve un buon autista con esperienze di viaggio in luoghi impossibili.. Ci sono H24
67 anni
Ovviamente non cerco lavoro ma solo essere utile… Buon viaggio.. da Napoli