Cose che si sentono su un aereo. Una volta il responsabile di cabina si presentò ai passeggeri dopo il decollo dicendo: “Il mio nome è Karìm”. Il napoletano che abita dentro di me da prima dell’italiano, ha sospirato: “Ih che bella nutizia”. La reazione si spiega col fatto che in napoletano “carìmm” significa: cadiamo. Dispiace saperlo in un aereo.
In un recente volo a bordo di una compagnia di costi contenuti, l’assistente di cabina si prodigava a promuovere l’acquisto di tagliandi di una lotteria gratta e vinci. Parte del ricavato era destinato a un’organizzazione umanitaria. Perciò concludeva la sua vendita con una frase che mi spinge a scrivere questa nota. Diceva: “Se vi sentite fortunati o semplicemente generosi…”.
A ogni volo doveva ripetere questa incongrua precedenza: prima fortunati, poi, in subordine, generosi, aggettivo accompagnato dall’avverbio “semplicemente”.
Il mio spiritello di contraddizione si è messo in moto. Eccolo: intanto è molto semplice essere fortunati, mentre la generosità è complessa. Chi agisce con generosità ha immediata gratificazione interiore per la mossa compiuta, con effetti salutari sul benefattore prima che sul beneficiario. Gli migliora la respirazione e il battito cardiaco, insomma se ne giova la sua macchina cuore/polmoni.
Quanto ai fortunati: chi compra un biglietto di lotteria, lo fa sapendo di essere statisticamente sfortunato. L’acquisto corrisponde a un esorcismo e al desiderio di smentita: hai visto mai? Il corredato di fortuna non ha bisogno di grattare per vincere. La grattata è una supplica non una pretesa.
Il mio spiritello di contraddizione ha così invertito la frase del venditore: “Se vi sentite generosi o semplicemente fortunati…”. Dare la precedenza alla generosità rispetto alla fortuna, fa bene alla salute personale e anche a quella delle vendite.
Erri De Luca
Il generoso ha smesso di chiedersi “perché proprio io”, ben sapendo che la propria fortuna può essere la sfortuna di qualcun’altro, nei panni del quale ci è stato. Un tempo. E se lo ricorda ancora.
Commento la fotografia con due righe non mie e che, avendo scavato abbastanza, credo debbano essere restituite:
“Benedetto il pane che unisce due corpi così lontani e li tiene per un secondo nel gioco d’equilibrio dello scambio.” (Erri De Luca)
Non amo viaggiare sugli aerei, ed ero solita perdermi nello zoo. Mi sarei persa qualcosa?
la fortuna incontra necessariamente i generosi che ,come ben argomenti tu,stanno meglio col cuore e col respiro essendo persone forse più libere di altre e di respirare e di amare e forse di fottersene di tante altre cose
Carimm è troppo bello!
Dopo tante seriose discussioni tu ci delizi con tanta spiritosa intelligenza!
Acuto spiritello!
Fortuna e generosità non sono concetti accostabili… chi è fortunato non è detto che sia generoso; chi è generoso lo è anche con quattro patate e due cipolle nel frigo. … io però sono troppo concentrata su “carìmm”… nun c’a pozz fà 😀 ahahahaaaaaaa. Ciao Tesò <3
in effetti non essendo una che tenta la sorte non accolgo mai il loro invito…invece come generosa ci cascherei! 🙂
Cercando certamente. A proposito del suo spiritello di contraddizione, che ha invertito la frase del venditore, bhe “vedendo V. S. Eccellentissima tanto resoluta e francamente impugnare la opinione” (G. Galilei) credo che “gli eminenti Dei si sentano massime, minore, minima e nullamente offesi”.
Mi scuso per aver omesso l’autore della seconda frase certamente
Direi che, come sempre, le tue osservazioni non fanno una piega, caro Erri. Però, se permetti, da buona dispensatrice di puntini sulle i quale sono, vorrei fare anch’io una precisazione. Generoso è un termine che ha assunto una valenza più che positiva, oggi, ma dal punto di vista etimologico non mi ha mai convinto: trovo infatti alquanto discutibile che chi è di nascita nobile abbia proprio per questo in sé “le migliori doti che si convengono alla nobiltà dell’origine”. Perciò ecco, cambierei ancora una volta la frase del nostro amico venditore…”Se vi sentite altruisti o semplicemente fortunati”. 🙂
Non ho capito la sua spiegazione. Che cosa cambia con altruisti?
io mi ritengo generosa non altruista, e si, compro i gratta e vinci sugli aerei! Ci casco sempre nella speranza che quei due euro vadino davvero a qualche bisognoso!
. . . Come chiedere equivale a non ricevere. . .