Vorrei esprimere la mia vicinanza a Erri De Luca, perché questo processo se non fosse grave sarebbe ridicolo.
Erri De Luca dovrebbe far lezione nelle scuole, di come non si abbandonano le idee, di come non si rinuncia a lottare.
Io non riesco a dividere le due cose: non riesco a dire che difenderei Erri de Luca anche se la pensassi in maniera diametralmente opposta solo perché è uno scrittore.
Per me è diverso.
Io sono oggi a 40 anni una scrittrice anche perché c’è stato Erri de Luca nei miei anni di formazione.
Io sono napoletana, e leggere Non ora non qui mi ha inciso nell’anima.
Vorrei oggi difendere Erri de Luca, e quello che pensa, soprattutto perché mi pare che difendendo lui difendo me, difendo i suoi lettori, e la sua letteratura.
L’uomo, l’idea, il libro, nel suo caso stanno insieme, sono un sinolo indissolubile.
Da sottoscrivere, parola per parola.
Solidarietà ad Erri.