L’inglese è una lingua utile per chi si mette in viaggio, ma per chi resta entro i confini è meglio l’italiano. Fake news è la formula aggiornata di un fenomeno che c’entra poco con la falsità.
Per distinguere tra il vero e il suo contrario bisogna che si trovino sullo stesso piano di parità. Nella realtà invece cosa sia accettato per vero o per falso dipende dal rapporto di forza tra i due poli. Se un governo afferma che le spedizioni di corpi combattenti all’estero è una missione di pace, l’evidenza contraria, quella vera, soccombe. Non sono missioni di pace, ma interventi militari in deroga alla Costituzione. Le missioni di pace sono svolte da organismi rigorosamente smilitarizzati e specializzati in pronto soccorso. Ma prevale la formula falsa del potere di turno. Falsifica i fatti e rende ufficiale la sua versione, con il servizievole sostegno degli organi di informazione.
Se un governo dice che la linea TAV in Val di Susa è opera di interesse strategico, prevale questa inverosimile versione di un’opera superflua e nociva.
Un capo di Stato nega che ci siano cambiamenti climatici da governare e i fatti sono tenuti ad adeguarsi.
Vero e falso dipendono dai rapporti di forza e non dalla evidenza. Un governo verrà smentito e contraddetto solo se destituito. Finché dirige il coro può affermare che la terra è piatta e che il sole è un suo satellite. Questa sarà l’interpretazione della realtà in quel momento. Il contrordine verrà a tempo scaduto.
Fake news: non si tratta della rubrica Vero o Falso della Settimana Enigmistica, ma del potere di affermare il falso senza subire conseguenze. Era prerogativa dei regimi totalitari, ora è a disposizione dei sistemi di democrazia formale.
Erri
Pensieri alla luce del giorno,per continuare il discorso.
La politica per rammendare le ingiustizie del mondo( che non finiranno mai ) come arte del possibile,qui e ora.
La poesia che salva la vita e ci aiuta a fare nostra quell’arte di perdere che accompagna i nostri momenti quasi ogni giorno.
L’amore ,vero primo motore,vera prima esperienza che ci fa uscire dall’indistinto per vedere il volto dell’altro così vicino a noi.
A tutti quelli che si sono amati ,che si amano,che si ameranno.
Soglia:oh,pensa che è,per due che si amano
logorare un po’la propria soglia di casa già
alquanto consunta,
anche loro,dopo dei tanti di prima,
e prima di quelli di dopo…..leggermente. Rilke.
Diventa impossibile ,poi,non amare ,nonostante tutto,questo nostro mondo.
“Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari…” (Montale)
Potessimo dire ciò che siamo e ciò che vogliamo, potremmo metterci coscientemente sullo stesso piano di chi ci impone le sue scelte. Secondo la Costituzione possiamo, per la nostra costituzione psico-fisica sarebbe salutare oltre che auspicabile.
oggi giornata di grande distrazione
i dolori azzannano ferocemente
Valeria, certo la necessità——–basta non farne un feticcio.
A volte è una nostra invenzione e un alibi quando facciamo le bertucce.
Abbiamo parlato sottovoce per troppi anni anche se l’afasia (poetica, sì anche, del 68)
è davvero alle spalle.Piu donne dunque,forse?Sì ovunque.
Porre la questione della verità e della falsità è una semplificazione razionale che nasconde il problema di una necessità. Bisogna chiedersi se qualcosa sia necessario o meno, prima di perderci in altri dogmi.
C’è stato un tempo in cui il vero era il Vero e il falso era il Falso.Tempo di semplificazione.
Per questo oggi ascolto,con gratitudine,la chiaroveggenza di -mister tambourine-
BUON DIO
Merci Erri de ce nouveau billet dont le thème fait particulièrement écho à ce que nous vivons en France actuellement.
Vous savez que nous sommes nombreux ici à apprécier vos écrits, aussi je me suis autorisé à proposer en signe d’hommage une traduction en français
comme j’avais déjà eu l’occasion de le faire à plusieurs reprises sur mon blog il y a quelque temps :
“Erri de Luca : “le vrai et le faux” – https://blogs.mediapart.fr/eugenio-populin/blog/160118/erri-de-luca-le-vrai-et-le-faux
Dans l’attente du plaisir de vous lire, aussi en français dans les magnifiques traduction de Danièle Valin.
Che non vuol dire metterci una pezza ma rammendare
Tra il vero e il falso scelgo la riduzione del danno.
Certo che non aiuta la memoria, il generalizzare. Se poi sullo stesso piano sono spalmati argomenti così eterogenei, davvero possiamo fare di tutte le missioni un falso ideologico con il volontario sostegno di tutti gli organi di informazione. Si arriverebbe a dubitare che il Che fosse anche un medico.
…la stessa Costituzione in dubbio.
Erri sul senato eri poco informato.Ora eccolo lì
porta di sbarramento per lo ius soli.
Sei così contento?
Erri ha parole di verità.
anche di -vanità-
Si può dire o è lesa maestà?
Erri ha parole di verità
sputerà i vari giggini e grillini ……ma come sono carini…
vale sempre -la democrazia è il peggiore dei sistemi tranne tutti gli altri-
Mi si dimostri il contrario.
poi c’è sempre qualcuno che si sente il piccolo olandese che tappa col dito il foro della diga…..ah il paese che ha bisogno di eroi …….
I tempi ci smascherano e noi smascheriamo i tempi…ma fosse così semplice la verità.Quanta voglia di cancellazione,di far sparire le tracce,di voltar pagina.
Ma ci ricordiamo dei caschi blu dell’onu,di Srebrenica luglio 1995?Si riciclano discorsi in corsi e ricorsi Qualcuno poi si trova sempre disposto a farlo.
Solo i sentimenti si riciclano da soli prendendo nuove forme nel fiume della vita.
Vero!
Mi ricordi un libro, uno dei tanti tuoi splendidi libri, “Il torto del soldato”.
Ottima lezione nietzschiana: il “punto di vista” (del vincitore) diviene “vero”, è il “vero”, deve essere “vero”. Grande Erri, che ci aiuti a resistere all’intollerabile, e per questo devi campare cient’ anni.
La differenza rispetto al vero e al falso, la fanno le intenzioni, le motivazioni, oltre alla preparazione, del personale che viene scelto per rappresentare una “missione”. Ma soprattutto i cittadini con cui questo “personale” ha modo di rapportarsi.con la realtà.
chi ha un inconscio felice si trova a disagio in ogni caso
nelle verità di questa realtà.Poi fruga e trova qualcosa,
una piccola cosa e pensa chissà se questo seme
un frutto darà.Penso al Niger forse qualcosa lì nascerà.
Tutti verbi al futuro ma il piccolo seme c’è già allora chissà,chissà…
Finito di leggere il tuo ‘esposto’ su vero e falso, mi viene in primis da pensare che la verità non sia cibo per il popolo, specialmente per quello che elegge in un paese sedicente democratico. Il ‘come stanno le cose’ attiene ai cittadini di uno Stato che la verità se la costruisce col ragionamento, e spesso di raggruppa in un NO qualche cosa… qui siamo pieni. NO grandi navi, No Muos, NO TAV, NO TAP, NO Acqua privatizzata ecc…è bastata la recrudescenza di una crisi tanto economica quanto di valori, per aver scatenato la sete di soldi e potere di una parte politica famelica e svergognata. I risultati sono questi, scatenano i NO alle balle raccontate a turno da chi si passa di mano lo scettro di Pirro. Rimane il fatto che la VERITA’ ce la dobbiamo andare a cercare, e ciò comporta ( a scapito di chi vuol farsi eleggere e sventola programmi) il fatto che ormai non si creda più a nessuno. (Politico? Ballista, e per le elezioni mi faccio i cz miei). Del resto, propinare cose non vere, o distorcere la verità per i fini più diversi non è cosa nuova… Studiando Bloch scopro che nella ricerca della Storia,
i falsi e le frodi imperano in ogni tempo; i falsi creati ad arte e corroborati da balle opportune sono il pane quotidiano di chi pratica il metodo di ricerca 😀 ; nel 1935 Hitler dichiara la non arianità degli ebrei e inizia con le persecuzioni e leggi dedicate; e nonostante si sappia che la ‘razza ariana’ sia una pura invenzione, la legge accredita una balla clamorosa (copiata purtroppo nel ’38 anche da noi). Ma la parola ‘razza’ ai tempi di Voltaire aveva accezione di ‘stirpe’…ed ecco come una parola normale viene falsificata nel proprio significato per identificare un pregiudizio.
… Oggi, Il Job Act nega la dignità dei lavoratori sottoponendoli a un precariato di anni senza alcun diritto, ma viene sventolato come provvedimento salvifico dai peggiori mangiatori a sbafo di queste Repubbliche italiane ( a che numero stiamo? Seconda? Terza?)… anche qui: la legge distorce la verità, accredita la balla che i lavoratori siano tutti uguali dinanzi alla Legge italiana (quand’è pacifico che i lavoratori siano da sempre divisi, tra pubblico – quindi belli scafandrati – e privati…con tutta l’esposizione al vento che ne consegue).
…E in questo, l’informazione fa la propria parte in modo servile e indegno, facendo passar come lecite iniziative che non lo sono per nulla, e che vanno a ledere il bene comune della sopravvivenza e della corretta conoscenza dei fatti, sempre più spesso ( il caso di Trump che dice ‘shithole’ e qui viene tradotto in italiano in ‘latrina’, riferito ai paesi in difficoltà dai quali parte molta immigrazione, denota quanto meno un lecchinismo a stelle e strisce insopportabile. Il buco del cxlo è il buco del cxlo, ma che cz traduci diversamente, siamo mica coglioni?). Siamo pieni zeppi di persone che a vario titolo e potere ci vogliono propinare la loro visione del mondo, distorcere la realtà, ammorbidita, lisa ai bordi per farla entrare meglio in testa… ripetuta, ripetuta più volte, perché la falsità più la ripeti e più (secondo loro) diventa verità…e siamo trattati come idioti . Con l’espansione dei nuovi mezzi di comunicazione abbiamo la responsabilità di filtrare e confrontare. Il setaccio che metteremo a disposizione di una verità magari nell’immediato potrà non sembrare utile, ma insegnerà un metodo di valutazione mediante il quale evitare strafalcioni imperdonabili, come quello di credere che esistano le razze o che non si abbia diritto all’acqua pubblica. Ciao poeta <3
Ottime considerazioni come sempre