Fu adoperata da Egizi e Cinesi, poi dai Romani.
Nella sua Historia Naturalis Plinio il Vecchio la ricorda usata dal pittore greco Apelle.
Prima del pennello fu stesa con le dita.
La prima produzione industriale è del 1790, in Inghilterra.
Mi serve per rinfrescare il legno, proteggere il ferro dalla ruggine. Per imbiancare il soffitto e le pareti.
Con le bombolette a spruzzo si dipingono palazzi, vagoni di metropolitana, cavalcavia, sottopassaggi, ravvivando superfici smorte.
I pittori le passano a pennello sulle tele, mischiate prima sulla tavolozza.
I restauratori le hanno applicate addirittura sopra un giudizio universale.
Per un giorno la vernice ha spalmato il portone del Senato, arrossandolo in orario di chiusura.
Per le urgenze del clima il palazzo è sempre chiuso.
Lo hanno lavato con l’acqua. Adesso è più pulito, il resto dell’edificio no.
Come sempre, condivido quel che scrivi con garbo e grazia poetica impareggiabile.
Un volo pindarico, quando la televisione è in avaria, per magnetizzare la bussola mentale con il Nord dell’ironia. La rima va da sé.
Sempre dalla parte delle giuste cause. Un abbraccio
Pare che ogni cosa valga la pena per te, trovi poesia ovunque