Gli stupri sono crimini di guerra. Vengono però giudicati in base a responsabilità individuali, anche se commessi dietro licenza concessa dai comandi. Per motivare i soldati impegnati in battaglie casa per casa, rischiose e imprevedibili, si da loro licenza di stupro e di saccheggio. Sono crimini di guerra commessi da militari in uniforme, agli ordini di una gerarchia, ma ne risponderanno da singoli, come atti di criminalità privata. Il diritto internazionale è riuscito a arrivare fin qui. Prima lo stupro non era un crimine di guerra. Le aule scolastiche di una città Ucraina vicina al confine rumeno sono trasformate in alloggi. Donne con bambini, in fuga da Mariupol, Kiev, Irpin: diverse centinaia stanno nelle stanze dove i letti hanno sostituito i banchi. Non vogliono spostarsi oltre, in esilio. Aspettano che finisca. Guardano il nostro piccolo gruppo di italiani, salutano, sorprese della visita. Aspettano notizie di chi è voluto rimanere nelle città bersaglio. Sanno tutto di vite perdute, di case distrutte, di infamie. Nessuna piange, strepita. Appartengono a un popolo. Chiamo con questo nome il sentimento di chi vede negli altri intorno l’immagine di se stesso e non fa distinzione tra se e loro, perché coinvolti nel destino comune, assorti nei medesimi pensieri.Si diventa popolo nei momenti che coinvolgono la sopravvivenza e la libertà. La resa all’invasore non è solo esclusa, è impensabile. Si diventa popolo quando i singoli serrano le fila e assumono la responsabilità di una lotta comune per la vita. Oggi l’Ucraina non è un luogo, è il nome di un popolo accampato in uno dei deserti della storia. |
Il compito di un poeta è anche saper imprimere ciò che pensi e senti
Caro poeta, per scelta leggo la storia ogni giorno da molto tempo… È sempre la stessa. Storia di guerre e di azioni che sono il filo conduttore della vita dell’uomo dalla preistoria in avanti. Di tutte le malattie, questa non siamo riusciti a debellarla, forse perché siamo assieme ospite e virus. La parola “stupro” per una donna che studia vuol dire molte cose, la prima in lista ovviamente è quella più odiosa. Non sono d’accordo con il sistema che imputa una sola responsabilità individuale a questo atto immondo, dovrebbe pagare anche chi lo consente, come “guardone” di inciviltà e violenza. Poeta mio, in mezzo alla pandemia, alla povertà quotidiana, alla guerra degli altri che ci stringe in altre ristrettezze, l’unica cosa a cui cerco di pensare è a quanto tempo serve al mio albero a mettere le foglie in questi mesi di siccità spaventosa che ha colpito il nord, al giorno in cui dovrò dare il prossimo esame, a quando potrò mandare affanculo il mio titolare, a quando prenderò un altro treno, e se per caso potrò rivederti per riabbracciarti ancora. In basso, sotto traccia c’è sempre il sogno di mia nonna, quello in cui mi aveva avvisato già dell’immenso casino di questi anni; c’è il pensiero che quel che è toccato a quelle donne possa capitare anche a noi. Sapevo già tutto tesò, e tu lo sai che noi meridionali abbiamo chi dall’altra parte ci dice qualcosa… Sapevo già tutto. Quel che non so è cosa succede dopo i dieci anni di “carestie” (come li ha chiamati lei), e ci siamo. Mi basterebbe sapere che per i giovani ci sia il futuro che meritano, che il mio albero fiorisca, che la Terra non affondi nella nostra merda stratificata. E che il Signore mi perdoni, aggiungerei solo il biasimo di non aver mai realizzato il mio sogno, una casa mia tra mare e campagna, dove aver un camino acceso per l’autunno e un libro da leggere al tramonto. Per ora aspetto un altro messaggio dalla nonna speriamo sia buono, i dieci anni sono passati…e forse ‘sta cz di guerra inutile e odiosa sta già finendo ora. Odio Putin, con ogni fibra, ancor di più chi non lo appiccica al muro. Un bacio tesò, spero tu sia a casa. Tvb ❤️
My favorite inside source
I’ll kiss your open sores
Appreciate your concern
You’re gonna stink and burn
Rape me
Rape me, my friend
Rape me
Rape me again (Nirvana)
Lo stupro e’ la doppia mortificatione e marchio di chi già subisce l’ingiustizia della guerra. Grazie per le tue parole.
Il secondo stupro è quando alla donna viene IMPOSTO di portare a temine la gravidanza, o quando la si emargina al posto di aiutarla quando accetta il bambino.
Ero al fronte, ma la guerra non era lì