La luna più grossa l’ho appena vista sull’Ucraina la sera dell’11 agosto. Saliva sopra le colline, ravvicinata, enorme. L’effetto è stato di stupore, di calma, di quiete.
Non doveva essere così per chi stava nelle trincee: effetto di faro che illumina e facilita il tiro a bersaglio.
Mi sono venuti in mente per ironia i versi di Leopardi: ”Che fai tu luna in ciel, dimmi che fai?” La risposta era che reggeva il moccolo alla guerra.
L’Ucraina in agosto è bellissima, verde, ondulata, accompagnata da nuvole in viaggio verso est. I contadini raccolgono le foglie di tabacco, le cicogne sui pali della luce hanno la prole in crescita.
Giacinto e io siamo andati a scaricare il furgone dove vanno a rifornirsi i profughi accampati in una scuola vicina. Provengono da est, da Donetzk, dalle regioni campo di battaglia.
In fila per cinque entrano per il rifornimento quotidiano. Sono donne, qualche bambino in braccio, degli anziani. Non fanno caso a noi. Stanno in un altro tempo, che li ha resi viandanti e mendicanti.
Stanno in un tempo che non ha stazioni, né scadenze. Anche se cesseranno i fuochi non potranno tornare, le distruzioni glielo impediranno. Le occupazioni militari glielo impediranno.
Lo scorrere del loro tempo non è attesa, non avvicina a un termine di pena.
Sono arrivati calpestando neve, ora stanno con le ciabatte all’ombra di prugnoli selvatici coi frutti già maturi.
La terra gira la ruota delle sue stagioni, loro restano fermi e lontani da un posto che hanno chiamato casa.
Chiediamo cosa serve portare il prossimo viaggio. Scriviamo la lista. Ritorniamo da dove siamo passati.
L’Ucraina in agosto è bellissima.
Mi sono sentita trasportare dove c’è la luna enorme che ti accompagna…in agosto l’Ucraina è bellissima. Grazie Erri.
Immagini struggenti, di una terra bellissima e martoriata e di povera gente strappata alla propria vita. Grazie Erri, come sempre, ma quella terra ha bisogno di pace e non di armi.
Beautiful. Thank you, Erri!