Una donna che conosco si è difesa da una minaccia di estradizione con un digiuno a oltranza. Aveva una certezza: preferiva morire. L’ho vista scheletrica e invincibile nella rissa del suo corpo a corpo con l’autorità. Fu fermata sul limite e non estradata.
Il suo digiuno fu più lungo del mio.
Intorno ai cinquant’anni ho praticato per qualche settimana un’astinenza da cibo. La condividevo con qualcun altro, per pubbliche ragioni che non importa ricordare.
Si definisce anche sciopero della fame, ma sono contrario alla formula.
La fame è la più umiliante privazione. La fame si subisce, non si sceglie.
Perciò non ho praticato sciopero della fame, ma astensione da cibo, che era a portata di mano.
Per ventidue giorni ho assunto solo liquidi, sotto forma di brodo, facendo bollire dadi.
Iniziato con un dichiarato scopo, si è trasformato in un pellegrinaggio all’interno di me stesso. Il mondo esterno sfumava lentamente.
Di notte sognavo di mangiare, di giorno invece nessun pensiero.
La causa non contava più, mi bastava l’effetto.
Nessun giramento di testa, anzi una migliore precisione, ma senza durata di concentrazione. Non ero seguito da assistenza medica. Perdevo peso, ma non era dieta. Era l’esplorazione di un territorio interno.
Svolgevo attività normale, ma sperimentavo le sensazioni sconosciute di chi sconfina e perde orientamento.
Giona sta nelle viscere di una balena, io stavo nelle mie.
Un giorno fu deciso dagli altri di interrompere. Avrei continuato, il digiuno era diventato un fatto mio, ma obbedii.
Il giorno ventitreesimo bevvi tè con un cucchiaino di miele e due biscotti. Il corpo reagì con i rigurgiti. Fu lento persuaderlo.
Avviso per chi decida d’inoltrarsi nell’astinenza da alimenti: si troverà dentro se stesso il labirinto dell’intestino vuoto. Lo percorrerà senza filo di Arianna che da la garanzia di ritrovare la via del ritorno.
Potrà incontrare, rintanato in fondo, il mostro Minotauro, che divora il suo visitatore.
Perché c’è nel digiuno un confine invisibile, oltre il quale il corpo non ritorna.
Perché c’è nel digiuno un’esaltazione dì dominio su se stessi, sul più vitale istinto. E può inebriare a morte.
Ci sono due potrei
e c’è un devo
e dopo ancora un sarò.
Che infinità di compromessi per
indicare l’io voglio!
Grazie al cielo nessun inciucio
Renzi ha deciso di dimettersi.Lo rimpiangeremo,molto.Stappano champagne nel vicolo della desolazione i liberi e uguali alle loro foglioline morte?
Viva Calenda e la mia amata Bonino e tutto il centrosinistra.Andremo all’opposizione .Vedremo le rodomontate farsi polvere trascinando con sè i piccoli rodomonte nostrani….
Mi sono svegliata meno europea.Il sud aspetta il miracolo del reddito di cittadinanza.Il nord il bastoncino di Salvini
W Bologna cuore ancora pulsante e W la Toscana bella e generosa.Tutti i giochi sono aperti .Si accettano scommesse.
Spero che non sia stata l’ultima!
Ho un solo commento: Oh Signore, perdona loro perché non sanno quello che fanno…
Voto centrosinistra ,so per esperienza che gli effetti del buon governo si sentono nel tempo.
Oggi aspetterò i risultati con una ansia leggera perchè ,comunque,ogni volta che si vota è una festa per la democrazia.
se Erri non mi cancella e se qualcuno ancora torna a scuriosare per allegria o perchè non ha altro di meglio da fare………..
potete rispondere anche lunedì o martedì ,mi piacerebbe sapere con chi viaggio
forse è una domanda tardiva
Dopo l’esplorazione così ben descritta di un territorio interno vien voglia di riveder le stelle.Quante interessanti considerazioni sul digiuno e company….Allontaniamoci dal nostro
ombellico(arcaismo ma qualche vezzo si può sopportare).In questo accogliente spazio è politicamente corretto chiedere (sì anche a te Erri e perchè no?) per chi votate? Io ,Lucy,
lo dirò per prima: voto orgogliosamente il centrosinistra.Mi piace :Renzi-Bonino-Minniti -Calenda-(lo so,lo so spero sia di nuovo ministro nel prossimo governo )Del Rio e davvero tanti altri e altre…..Coraggio dite la vostra…………non sono ammesse anime morte,dopo tante parole……..
L’avviso di Erri ai viaggiatori che si vogliono inoltrare nel viaggio
dell’astinenza da alimenti nel proprio labirinto intestinale,
è sacrosanto- perchè noi siamo il ramo ad anche l’ascia…….-
Ma noi siamo,saggiamente, anche con altri che ci impediscono,
nonostante noi,di precipitare nelle fauci del mostro che può inebriarci a morte.
La città di Palermo darà una mano a ricostruire la bellissima Moschea degli Omayyadi di Aleppo…….
Davvero una bella notizia,dopo tanta distruzione un modo per provare ad uscire dal labirinto.
Una buona notizia-Palermo darà una mano ad Aleppo,
aiuterà questa città a risorgere dalla sua polvere.
E’più di una buona notizia……perchè
-……..Giusti soltanto
se tuttavia celebriamo le cose,
perchè noi siamo il ramo ed anche l’ascia,
e il dolce del pericolo che matura.-
Rilke Sonetti a Orfeo
Palermo ti amo.
Agli amori perduti ,ritrovati che vanno e vengono,nella nostra anima.
All’amore dunque e alla vita nel brutto tempo e in quello bello,ai treni
che abbiamo perduto e a quelli che non abbiamo potuto prendere,
e a tutto il resto che ci spetta di vivere…..con la massima attenzione e gioia.
-Siamo creature nella tempesta,sempre.Unico riparo è aprirsi all’amore,e allo stupore per ogni minima bellezza
,perchè amore e stupore dilatano il nostro tempo nell’infinito.-
Queste parole di Severino Cesari ,le ultime parole che ci ha lasciato,sono per tutti noi
.Insieme alle tue ,Erri, mi aiutano,ad affrontare la giornata con più responsabilità e più gioia.Buon fine settimana a tutti.
potevo addolcire con cxlo ma credo sia un dettaglio di poco- peso- in una notte così buia….
Aggrappiamoci alle nostre difettosissime democrazie occidentali,difendiamole andando a votare,l’astenersi è nutrire il Minotauro .
Pare che (tg ultime notizie della notte) tra la Corea del nord e la Siria vi sia stato( e vi sia ?) l’orribile traffico di gas chimici causa delle mattanze più atroci.
Pare che altri importanti paesi sapessero……..come è ovvio.Le cause sono tante,da perderci la testa, ma in questo momento mi bastano gli effetti.
Vorrei aggiungere che nessun dorma ma sembrerebbe una presa per il culo (si può dire ?? ) a quest’ora della notte……………….
Ciao Poeta, riesci a far musica pure quando scrivi di digiuno. E’ una musica triste però, perché e’ brutto leggere di qualcuno costretto a farsi le proprie ragioni mettendo gli altri in obbligo di ascolto. Il digiuno dovrebbe essere un’esperienza di rinuncia volontaria, sempre… per chi ci crede, anche uno spunto religioso di riflessione (visto che stiamo in periodo pasquale). E vabbuo’, capita anche di perdersi dentro a certe esperienze estreme… Com’è che si chiama la via di mezzo tra digiuno e fame? Boh… sfiga? Io quella via di mezzo lì la pratico sotto tanti punti di vista…da molto tempo ormai. Le chiamerei privazioni, talvolta volute per far posto alle esigenze altrui, ma quasi sempre subìte da situazioni contingenti (che mi accomunano a molti altri, ovviamente). Ci sono tanti ‘digiuni’ mentre si rinuncia a un percorso fatto in precedenza… da quello che vorresti mangiare, vestire, vedere, toccare; e piano piano ci si incammina verso un’involuzione senza ritorno, dove le cose attorno iniziano ad acquisire un diverso peso, un’accezione aleggiante tra il necessario e il non essenziale che soggiace a valutazioni sempre più nette… Non so se sia bene o male, ma certo è che l’astinenza o l’incapacità ti cambiano la visione del mondo (e i comportamenti… ad esempio: è raro ormai che mi fermi a guardare una vetrina di abiti nuovi, a meno che non siano libri 😀 ) . Certo, non sono ancora arrivata a dovermi far sentire dalla società con un digiuno per qualcosa di serio, e questa è fortuna. Diciamo che, se mi dovesse capitare oggi, avrei una buona palestra, o almeno: saprei ascoltare il movimento delle viscere mezze vuote e provare a cantarci su qualcosa . 😀 Ciao Poeta, TVB <3
La barchetta dell’Io deborda dalla linea della Ratio quando risponde al richiamo di Anima. Per recuperarla è necessario entrare nel ventre della balena… Pinocchio vi ha incontrato suo padre Geppetto. Non è stato necessario per lui vedere oltre il simbolo del Minotauro per superare la paranoia del momento, nè di ucciderlo. Essere di legno lo avrà preservato da allucinazioni, ma non dalla follia di voler salvare il suo mondo. Non aveva l’istinto di morte.
Ci credo fermamente che “le cose migliori ci derivano dalla follia”.
(Erri sulla soglia… Esperienza mercuriale!
Se ne esce nutrendosi di quel mondo per donarlo come cibo sospeso.
Sto pensando a mio padre, chiedo scusa per queste mie “discettaxioni”)
Ma che scusa…io invece ti ringrazio Valeria.
così bello incontrare persone e non solo “gente”.
È che certe chiavi di lettura portano in superficie come a sconfinare. Grazie, Carmen.
Siamo interamente noi stessi nella vita,
coincidenti e non scissi,solo nei rari
momenti quando non siamo acquosi
ma come un sasso ,silenziosi.
E come una stella fissa immobile tra le altre
in un luogo che nessuno può toccare
e il nostro specchio è il mare.
In quel preciso momento sentiamo che Dio
si compiace di noi,della scomparsa del nostro invadente io.
Simone Weil chiama questa felicità-silenzio interiore-
niente a che vedere con un’esaltazione mortifera.
Digiuna chi non riesce a trovare ascolto? Dare ascolto il più possibile…
Provo un profondo rispetto per queste parole, tanto che ogni commento a margine mi sembra indegno.
Mi limito solo a scrivere che ho incontrato quel confine invisibile, oltre il quale il corpo non ritorna, l’ho visto in un paio di occhi che ho amato prima di vederli aperti per l’ultima volta e credo esista in tutte le forme di digiuno, non solo alimentare.
Trovo un esempio di coraggio e onestà la scelta consapevole di un tale rifiuto, qualunque sia la causa, così come il bisogno – talvolta autodistruttivo fino a diventare letale – del dominio su se stessi e le proprie dipendenze. Trovo non sia un segno di debolezza, qualora non sfoci in una patologia, ma un segno inequivocabile di forza ed equilibrio.
Altrettanto forte trovo la capacità di obbedienza, quando questa serve a sostenere pubbliche ragioni, che non importa ricordare.
ciò che è umano……..viene da pensare….
è umano ciò che oggi facciamo?
è umano quello che vediamo?
è umano quello che leggiamo?
Una tregua di 5 ore,la fame ,il freddo ,le bombe che non si fermano,5 ore forse al giorno….forse ma la Siria ci sembra così lontana….come la luna…..
Siamo animali pensanti,limite e grazia degli umani.
-Nulla di ciò che è umano lo considero a me estraneo-
No, non ho mai praticato l’arte del digiuno,il digiunatore di K.
me l’ha impedito.A volte ho sospeso naturalmente il cibo ma
non per delirio di onnipotenza.Però una cosa ho sempre saputo.
Non riusciremo mai a proteggerci dalla morte.
No no, Erri. Non puoi affermare queste cose! E’ istigazione all’anoressia!
Il digiuno può servire, forse, ad esplorare se stessi, non certamente a debellare la fame nel mondo.
E poi… praticarlo nel Bel Paese, solcato da prelibatezze culinarie! Per giunta detto da un napoletano…
Tappino, aiutami, riafferma la tua battaglia della settimana scorsa. E mi raccomando, Erri, mangia
🙂 ahahhaaaa, e che devo fare? No, guarda che c’è un equivoco, Erri sta mettendo in guardia da un’esperienza che da positiva può dare alla testa ( E infatti chi diventa anoressico non capisce di aver superato quel limite). Ognuno poi trova il proprio equilibrio alimentare col tempo, ci si contenta del poco e buono. Lui è di Napoli, le abbuffate le conosce e le ha già praticate tutte, e dopo un po’ ti assicuro che stancano ( lo dico da mezza pugliese e? ) 😀 Ciao