La parola ha di molto allargato il suo campo di applicazione. Sui siti della rete indica poco più di un riconoscimento di contatto. Chi frequenta queste piattaforme si trova accreditato di decine e centinaia di tali amicizie.
Ne faccio un uso più ristretto. Comporta per me un processo di frequentazione disteso nel tempo.
Non è sufficiente essersi battuti sulla stessa barricata, condividere gusti, riti, viaggi.
Un’amicizia si fonda su una reciproca selezione ed è sottoposta a continua conferma. Ha per suo statuto la lealtà.
Ho allentato e sciolto amicizie per ragioni importanti, per cadute di stima.
Peggio quando, invece dell’amicizia, è l’amico a morire.
A maggio di qualche anno fa si è fermato di colpo il cuore a Giuliano, Giuliano Fachiri, conosciuto quando si era entrambi autisti nei convogli della guerra di Bosnia. A forza di su e giù si è prodotta la misteriosa caloria dell’amicizia.
Ci si trovava nei miei giri per libri, mi fermavo da lui sull’Appennino bolognese e poi si andava insieme. Quando toccava a me pagare il conto in trattoria Giuliano non guardava la lista, prendeva quello che chiedevo io. Così in quei casi ordinavo le sue pietanze preferite, sempre tagliatelle, da non chiamare con lui fettuccine. Di simili minuscole premure è costituita l’amicizia.
Sua madre tirava la sfoglia delle tagliatelle per cinque figli maschi. Svuotavano i piatti così in fretta che lei vedendoli ripuliti chiedeva se gliele aveva date.
Queste sue storie non si stancava di dire e io di ascoltare.
A pensarci cala un’ombra nel palmo della mano che ha conosciuto la stretta delle nostre due e mi succede di serrare il pugno.
Ma dice un proverbio spagnolo che gli piaceva: nessuno ti toglie quello che hai ballato.
Nessuna morte può revocare l’amicizia.
Penso che dobbiamo creare o provare a creare delle amicizie anche sulle pagine web per creare una rete sicura che abbia fine il bene comune. Costruire dei veri propri codici. Non è possibile che tu metta z e ti esce un mondo porno, senza che nessuno te lo dica. Oppure tu metta un like o fai un còmmento, scateni un mondo di gente contro di te! Buona serata! Lei è veramente bravo a scrivere! Buona serata!
Trovo che la parola amicizia molto spesso viene usata impropriamente e non mi riferisco certo a quella della rete. L’amicizia viene frequentemente usata e diventa funzione del vantaggio. Quando c’è è patrimonio che va alimentata. Come la democrazia, mi viene da dire.