In un racconto di Vasilij Grossman si legge di una prigione siberiana dove i detenuti erano costretti a lunghe attese durante la loro conta da parte delle guardie, che si sbagliavano e dovevano cominciare da capo. La difficoltà venne risolta dall’aiuto di un esterno che a occhio riusciva a eseguire la conta in modo infallibile. L’abilità dipendeva dal suo mestiere: era un pastore, abituato a calcolare velocemente il numero del suo bestiame.
In prigione si viene contati. Evadere è il pensiero ricorrente di sottrarsi al contatore. La letteratura se n’è occupata raccontando le gare d’intelligenza tra prigionieri e sistema carcerario.
Per un prigioniero politico l’evasione è un dovere. Sandro Pertini riuscì due volte a procurarsi la libertà dalle carceri fasciste. Succede a qualche ex detenuto di diventare presidente di Repubblica.
Oggi ho questo punto di vista sulle vite raccolte nel Mediterraneo. Stanno evadendo dalla prigione Libia. Reprimono il terrore di salire di notte su canotti sgonfi, spediti al largo fitti, seminudi, zitti, senza sapere il nuoto e il galleggiare: perché stanno evadendo dai campi di tortura e fame.
Anche loro sono contati, uscendo di nascosto senza bagaglio dalle prigioni illegali delle bande armate. Sono contati in contanti, perché hanno prima pagato il prezzo dell’imbarco a mosca cieca.
L’attuale intervento militare navale in acqua libica vuole impedire evasioni, riportare i prigionieri dietro le sbarre della casella zero. Sono colpevoli di fuga.
Le navi salvagente diventano perciò colpevoli di soccorso perché concorrono all’evasione di prigionieri. Raccolgono i dispersi in mare e non li riconsegnano ai carcerieri.
È un’estate del Mediterraneo, torrida in terra e carceraria in mare. Ma il mare non si sottomette, disobbedisce e resta via di fuga.
Erri
…..le parole, anche quelle gustose e gustate, non bastano più: bisogna fare qualcosa! ! ! ! ! !
Ho tanto timore che per il rifiuto disumano all’aiuto, questa terra di approdi a casaccio sarà tacciata delle peggio incriminazioni, e sputi, e biasimi…non passerà molto tempo che così sarà. Ma il mio timore non conta un fico, davanti alla quello di chi non vuol morire. Assieme ai prossimi probabili naufragi, istigati dall’assenza di alcune Ong, affonderà anche il poco onore rimasto a galla di questo stivale puzzolente, che nonostante tutto , fino a ieri, aveva ancora in uso di tirare pedate in culo a certi provvedimenti lecchini e adoprarsi a essere d’aiuto. Pagheremo cara questa girata di spalla vigliacca. E con noi anche questa UE che di unito ha unito ha un cazzo, di europeo: Manco una un’unghia. Tvb ❤
Nell’appennino tosco-emiliano c’è un’aria
quasi settembrina.
Guardo l’immagine di quei giovani uomini
che sembrano un grappolo d’uva su un foglio
di carta.Viene in mente una canzone di
Violeta Parra-È una barca d’amore-
È una barca d’amore
che va trascinandomi verso il mare
e va annidando nei porti
come una colomba bianca.
C’è stato e ci sarà sempre chi riesce a cantare
l’amore e la speranza nonostante tutto.
Violeta l’ha fatto con una dolcezza contagiosa.
Salvini il politico della lega nord o
Come assomiglia al Mussolini prima della presa del potere ? … Dai … Non diciamo verità
Certo che… se i delfini venissero in aiuto…
Africa più di un peccato mortale
È e rimane un errore bestiale
Banalità del male.
Formula che non piace al nostro Erri.
Ma il male quasi sempre (quasi)è l’opera di persone con poca immaginazione.
Libro consigliato
Conrad-Cuore di tenebra-
Come a scuola
Ogni tanto si va in castigo
Pazienza non è la fine del mondo
Si pensa ad altro
Ma la censura è veramente fastidiosa forse
e’ solo una cesura.
Scriverò solo cose piene di pensieri edificanti
E fedeli alla linea di questo spazio.
Ah ah ah ah
Caronte nella sua metodica pazza pazzia si semplifica la vita.Una variante della_banalità del male_che continua ad avere molte sfumature…..
…Ma Caronte che affida le anime all’angelo nocchiero non si era ancora visto…
Africa quasi prigione a cielo aperto
Madre bambina di tanto orrore
Profonda spina nel cuore del mio cuore
Solo l’Europa ti può aiutare e tanto ne avrebbe
da guadagnare perché non si può il giardino
terrestre così brutalmente ignorare
È più di un peccato mortale.
Se gli esseri umani imparassero dai loro errori, la storia non sarebbe ciclica.
Corsi e ricorsi, morsi e rimorsi.
Erri forse tu non sei umano. Gli umani sono bugiardi, vigliacchi. Tu invece. Guardi negli occhi la verità e la chiami per nome. Questa estate torrida ha di buono che ti si può leggere, e di colpo l’aria ridiventa respirabile.
Quant’è vero, Erri! E quant’è triste che una simile tragedia umana si tenti di risolverla a suon di battaglie politiche…
Europa in briciole,immagine visibile,che non riesce a guardare otre il suo stivale