“Terra non coprirai il mio sangue”: il grido di Giobbe è stato scritto in marmo sulla piazza di Varsavia dove si caricavano i treni diretti a Treblinka. L’ho letto molti anni fa.
Il grido di Giobbe attraversa il tempo e trova misteriose applicazioni, una di queste riguarda Stefano Cucchi. Il suo corpo ferito a morte non si è fatto archiviare anonimo e in segreto. Urla e scuote la giustizia. Così un innocente ucciso da gendarmi arriva col suo grido a portare alla sbarra i suoi assassini.
Stefano Cucchi oggi è pietra d’inciampo per i colpevoli e scudo per tutti i cittadini.
Erri De Luca
perchè chi inciampa … – ciò che temo mi accade e quel che mi spaventa mi raggiunge. Non ho tranquillità, non ho requie, non ho riposo e viene il tormento – Giobbe 3 / 25 … sia in cammino.