Reflesciasà

Si chiama Kemal dalla Turchia, operaio nei cantieri di Francia, enormi le sue mani e durante le notti comuni a occupare un cantiere per salari mai dati, a me brusco e nervoso: “Erri, reflechis à ça”, reflesciasà, rifletti a questo, e riunisce le dita e le poggia alla tempia. E io sto buono coi pugni…