Con il titolo in su e le pagine aperte verso il fondo, galleggiava sul mare una copia del libro chiamato Corano. Qualcuno lo aveva portato con se’ nel poco bagaglio, un riassunto dell’indispensabile.
Strana gente si mette in questi viaggi con un libro.
Eccolo lasciato alle onde insieme alla vita.
I libri galleggiano, gli uomini no.
Si vede che i libri non sono ciambelle di salvataggio.
Il pescatore aveva tirato a bordo nella rete due scarpe diverse, un secchio di plastica, un imbuto, il libro.
Chi va per mare questi pesci piglia.
Il resto della pesca era stato uno scorfano , delle triglie, una stella di mare.
Il pescatore appese il libro con la molletta a un filo, lo tratto’ da indumento.
Serve a questo quando avvolge un uomo in preghiera. Anche con la musica succede.
In terraferma il pescatore andò con il libro al negozio accanto al porto, usato da Moschea.
“Dev’essere vostro. L’ho pescato in mare”, disse a un uomo che accolse a due mani il libro ispessito di salsedine.
“Si, è nostro, e’ il Corano”, e lo bació.
In cambio offri del tè.
I due si conoscevano, per un passato imbarco su un peschereccio Atlantico.
Nella stanza Moschea i due uomini scalzi bevvero il tè.
“Per noi questo libro è tutti i libri. Hai salvato una biblioteca “.
“Non ho salvato niente se non ho issato a bordo chi l’ha perso.”
“Un giorno salverai chi l’ha perso”.
Il pescatore ci penso’ , bevve un sorso e fece si con la testa.
Fuori di lì il vento di maestrale sbatteva panni e insegne, rotolava un barattolo inseguito da un cane.
Qualcosa di antico accadeva in quel punto con la precisione della profezia, insieme alla pazienza di attenderla ogni giorno di lavoro in mare.
Mi son spuntate due lacrime, salate come il mare.
Margherita
E quei pescatori che salvano dicono di avere il cuore debole! Evviva la debolezza e chi la racconta in poesia!
Sono un lettore e un fan di Erri.
Bello è ogni Suo volo letterario!
Oggi 20 maggio ho il desiderio di farGli gli AUGURI di tutto cuore di buon compleanno!
Giuseppe Rubino, Potenza.
Domani e’ il venti di maggio: giorno di AUGURI a chi aggiunge vita agli anni! E anche giorno di lotta per la liberta’. Saremo in tanti fuori dal palazzo, dove la giustizia viene pesata su una bilancia che pare roulette.
E poi come va avanti ?
Questa volta non ho tante parole…Solo lacrime.Un pianto a dirotto.Incontrollabile.Alla mia età le cose si sanno, sono ‘scontate’, eppure ci sono parole che rivelano verità. Come fosse la prima volta…che conosci, che sai.E anche le immagini, e i suoni.Come in quel video del tuo rito del sale.Il silenzio finale.Solo lo sciabordio dell’acqua di mare.Come le immagini del reportage di Piazza Pulita ieri sera.Quelle persone ammassate come bestie destinate al macello. Senza acqua né pane. Chiusi in gabbia.Schiavi moderni con piaghe.Le condanne a morte, La Pena capitale delle nostre “democrazie” incivili. Grazie, Erri De Luca
Grazie per queste belle parole che avvolgono. Come una musica, proteggono.
Per questa storia, che resuscita umanità e fede nell’umanità. Speranza, nell’abisso.
Grazie.