Non sono i macchinari del progresso, le conquiste scientifiche a definire un’epoca. La
carta d’identità di un ‘epoca è contrassegnata da coloro che ne sono esclusi. “No, tu
no”: quelli che rientrano in questa categoria decidono dei connotati di un periodo
storico.
Ecco esclusi dal diritto di cittadinanza i bambini che nascono in Italia da genitori esteri. Crescono in una madre terra e in una madre lingua che li tiene nel limbo dei bastardi.
Esclusi sono i migratori richiedenti asilo. A loro si è applicata l’allegata di Stato con i respingimenti in massa e a mucchio indistinto. Il nostro Stato contravviene così a patti sottoscritti in cara Europa, perciò è stato sanzionato con sentenza e con obbligo di risarcimento per dei migratori respinti illegalmente. A commento di questa sentenza l’ex ministro degli Interni, responsabile del reato ha dichiarato che lo rifarebbe. Commetterebbe di nuovo la stessa illegalità. In ambito penale è un recidivo con la singolare variante che il reato ripetuto non sarebbe a spese sue, ma di nuovo a carico dei contribuenti.
Esclusi dal diritto di suolo sono i cittadini della Val di Susa, dove lo Stato impone con atti illegali la sottomissione suddita di un’intera vallata. Chiamata linea di alta velocità, farebbe risparmiare manciate di minuti sulla tratta. in cambio di questo progresso spacciato per strategico, si buttano via già cifre colossali e si avvelenerà una vallata con milioni di metri cubi estratti da montagne imbottite di amianto. Un militante di questa lotta di resistenza e di legittima difesa ha ricevuto il foglio di via. E’ un provvedimento che vieta a un cittadino di risiedere, sostare, passare per il territorio di un comune . Nel suo caso hanno esteso il foglio di via a sette comuni, l’intera vallata. In Italia non esiste la pena dell’esilio, ma di questo si tratta nel suo caso. E’ illegale, ma non si vale per il sottile con gli esclusi.
Esclusi sono i detenuti, a maggioranza stranieri e tossicodipendenti. La loro prigionìa è aggravata dall’insaccamento a scatola di sardine. Si dorme anche per terra e incombe la tentazione di suicidio per chi non è preparato a questo supplemento di pena. Non è previsto da nessun ordinamento l’inasprimento penale dei corpi ammassati, ma che importa? Si applica e basta.
Quando ero giovane gli esclusi riconoscevano la loro appartenenza a un movimento generale di messi da parte. Detenuti, studenti, operai, soldati di leva si combinavano in un fronte comune. Si riconoscevano in movimenti di lotta e di liberazione in giro per il mondo. Erano saltate barriere, divisioni e confini. E’ stata l’ultima festa e l’ ultima fortezza degli esclusi. Un giornalismo unanime e sommario ha chiamato quell’epoca: gli anni di piombo. Non si è neanche sforzato d’inventare la formuletta, pescandola invece dal titolo di un film, per giunta tedesco.
Questi sono gli anni moneta, i cittadini sono declassati a clienti e giudicati secondo il loro potere di acquisto. Chi ne è fornito accede a una buona sanità, a una giustizia privilegiata, a un’istruzione di alto livello. Chi non è buon cliente dello Stato, si deve arrangiare. Anni moneta: ma la moneta è fatta con due facce e non all’infinito quella che sta schiacciata sotto, resta docile e paziente.
Esclusi dal diritto di esprimere la propria opinione sono gli scrittori, quando si espongono per mostrare l’altra faccia della medaglia. Cito ‘Sans pitie mon ami. Resistance.’ E’ un’incisione viva nelle pietre della Val di Susa. Ma di recente si è fatta anche cronaca scritta per intervento di una testimonianza sincera; ha il valore di un’esperienza vissuta e sofferta nel cuore del problema, descritta partendo da quei sassi, che editori e media più o meno acquiescenti, chi per viltà, chi per convenienza, forse anche per indifferenza, ignorano e non pubblicano. Mi sembra che anche certi scrittori siano esclusi, le opinioni e le testimonianze controcorrente sono escluse, mentre gli editori, fossero anche solo indifferenti, mi sembrano per gran parte corresponsabili, se non complici, dei soprusi taciuti, quand’anche non negati o distorti sui mass media: testa nella sabbia e via, acquiescenza e indifferenza sono un male subdolo, quanto e più dannoso nelle conseguenze che una dichiarata campagna di partito..
Anche la popolazione di Doganale-Borgo San Martino,ove da anni vi e’ la piu’ alta incidenza tumorale della zona,per la vicinanza alla discarica camorrista pluriennale di Cupinoro,sudiscono e stannoper subire il colonialismo come nella Valle da te indicata. Se non combatteremo questa battaglia, gli effluvi venefici arriverannno fino a Tragliata, Bracciano,Vigna di Valle, Cerveteri e tutto il comprensorio. Chissa’ perche’ le discariche degli anni “moneta” hanno sempre nomi inquietanti: Malagrotta, Cupinoro,ove nelle adiacenze del fosso Cupino gia’ le genti etrusche collocavano un sito demoniaco………