Guarda la sua foto, mi dice suo zio.
Ci troviamo in un posto di smistamento, una sala di attesa. Mi ha riconosciuto, si è accostato. È napoletano, sulla quarantina.
Mi racconta di sua sorella da poco trasferita a Roma e di sua figlia che si stava ambientando. La casa già piena di ragazzi, del liceo iniziato da poche settimane, a Ostia.
Guarda la sua foto, mi dice. Ma lui non mi fa vedere nessuna immagine. Vuole che la cerchi in Internet.
Leggeva libri, ne aveva anche uno dei tuoi. E’ stata uccisa sulle strisce pedonali. Aveva quindici anni pochi giorni fa.
Scrivo il suo nome: Carmen Gattullo. L’uomo si allontana.
Batto sulla tastiera che fa apparire le persone. Eccola in diverse foto. E’ molto, molto carina.
Cerco nella sala lo zio, non c’è più.
Non aveva la voce di pianto. Voleva farmi sapere quel nome, quella notizia. Lui era suo zio, integro di fierezza per la sua nipote scintillante di bellezza. Ci sono dei dolori che non sopportano il lamento, così forti che prescrivono l’entusiasmo: guarda la sua foto.
Scrivo queste righe intorno alla vita perduta di Carmen Gattullo per chiedere al lettore, al passante, all’imbianchino che cancella i nomi dal registro: di guardare la sua foto.
La città dovrebbe essere arredata di sue immagini.
I muri diventerebbero panoramici.
Ai semafori le automobili andrebbero piano.
In ogni bar ci sarebbe un caffè pagato a nome suo.
In ogni farmacia il suo sorriso inviterebbe a guarire presto.
Le onde che vengono stanche fino a Ostia, ripartirebbero al largo portando quel nome con loro, facendolo danzare sul loro carillon.
Erri De Luca
Buongiorno, sono il ragazzo che le ha fatto il servizio fotografico in spiaggia, conosco Carmen da anni, anche se non benissimo, posso solo dire che la guardavo in spiaggia, la ascoltavo quando parlava con i suoi amici, e ho sempre ammirato la sua gioia, la dolcezza con cui parlava. È anche questo che mi ha spinto a chiederle di farsi fare delle foto da me, e lei si rese subito disponibile pur di aiutarmi a realizzare il mio sogno. La mattina in cui ci siamo incontrati per le foto lei aveva la febbre, ma c’era qualcosa che le dava la carica, nulla riusciva a spegnerla, mi ha dato questa impressione. Credo che Carmen sia un esempio per tutti noi adolescenti, è necessario godersi a pieno ogni giorno della propria vita, è fondamentale essere sempre allegri e sorridenti come lo è stata lei.
Cara Pina, vorrei abbracciarvi tutti per lenire il vostro dolore. Soffrite come e’ naturale che sia, ma vi prego non vi fate schiacciare dalla sofferenza. Se puo’ esserti di conforto io credo nell’eternita’ della vita e che genitori e figli rinasceranno insieme nelle prossime vite. Grazie. Andrea
Cari amici miei, Pina e Carlo, cara piccola Norma il dolore per la scomparsa di Carmen è grande e incolmabile…., non riesco a superarlo.
Guardo spesso la sua foto e la sua bellezza attenua un po’ la sofferenza perché è così evidente che per un attimo riesco a pensare che la vita e fatta di tante cose belle e che vanno colte per nutrire la nostra anima e per trovare la forza per andare avanti.
La strada della vita è tortuosa e difficile … ci sono tante prove da affrontare e superare … a noi adulti spetta il compito di andare avanti con la consapevolezza che solo vivendo una vita a pieno e densa di amore e affetti si riesce a colmare il dolore e profondere serenità a chi ci sta vicini.
VI VOGLIO TANTO BENE
Rosaria
Piccolo fiore strappato tropo presto alla Terra, mai nulla potrà sradicarti dai nostri cuori
I tuoi occhi e i tuoi sorrisi vivranno sempre
Piccola mia ora sai il bene che ti voglio
Filomena Conti ore 18.40
Buonasera signor de Luca,
La mia amicizia con Pina inizia 48 anni fa.Sua madre Carmelina ,aiutò la mia a mettermi al mondo,con la piccola Pina barcollante ai piedi del letto.Così è incominciata l’amicizia tra le nostre famiglie.Siamo cresciute tutte e due sotto il segno del cancro,super sensibili,introverse,timide,a volte espansive e comunicative.Ci siamo confidate tante volte.La prima ceretta fatta sul pavimento sulla camera di Pina ed Anna tappezzato di giornali per non sporcare.Ti ricordi Pina di Pasquale l’ingegnere dell’Ansaldo,che cena!L’estate a Baia.Gli amori,le delusioni,le lacrime,i successi,il dolore per la perdita dei tuoi.Il mio matrimonio ci ha allontanate,sono andata a vivere in un’altra regione.Le gioie dei figli,e tutte le volte che ci incontravamo con i nostri figli c’erano i commenti per la loro crescita.A volte ci siamo confidate parlando dei figli maggiori,io di Antonio e tu di Carmen: io ti parlavo della sua timidezza e tu delle piccole ingiustizie tra Carmen e le sue amiche e soffrivamo perché abbiamo sempre saputo che i nostri figli hanno un cuore grande,nobile sempre!Signor de Luca le ho raccontato questo perché volevo farle conoscere dall’inizio quelli che mi lega a Pina,alla sua famiglia e alla famiglia Gattullo.Il mio cuore per la scomparsa così repentina e tragica di Carmen trabocca di amarezza,di dolore,poi guardo mio figlio quattordicenne e penso a Carmen con tutta la vitalità ,energia che hanno i ragazzi di questa età ed e la spinta che ci fa andare avanti,per Pina,Carlo,Norma e Carmen.
Filomena Conti ore 18.40
Buonasera signor de Luca,
La mia amicizia con Pina inizia 48 anni fa.Sua madre Carmelina ,aiutò la mia a mettermi al mondo,con la piccola Pina barcollante ai piedi del letto.Così è incominciata l’amicizia tra le nostre famiglie.Siamo cresciute tutte e due sotto il segno del cancro,super sensibili,introverse,timide,a volte espansive e comunicative.Ci siamo confidate tante volte.La prima ceretta fatta sul pavimento sulla camera di Pina ed Anna tappezzato di giornali per non sporcare.Ti ricordi Pina di Pasquale l’ingegnere dell’Ansaldo,che cena!L’estate a Baia.Gli amori,le delusioni,le lacrime,i successi,il dolore per la perdita dei tuoi.Il mio matrimonio ci ha allontanate,sono andata a vivere in un’altra regione.Le gioie dei figli,e tutte le volte che ci incontravamo con i nostri figli c’erano i commenti per la loro crescita.A volte ci siamo confidate parlando dei figli maggiori,io di Antonio e tu di Carmen: io ti parlavo della sua timidezza e tu delle piccole ingiustizie tra Carmen e le sue amiche e soffrivamo perché abbiamo sempre saputo che i nostri figli hanno un cuore grande,nobile sempre!Signor de Luca le ho raccontato questo perché volevo farle conoscere dall’inizio quelli che mi lega a Pina,alla sua famiglia e alla famiglia Gattullo.Il mio cuore per la scomparsa così repentina e tragica di Carmen trabocca di amarezza,di dolore,poi guardo mio figlio quattordicenne e penso a Carmen con tutta la vitalità ,energia che hanno i ragazzi di questa età ed e la spinta che ci fa andare avanti,per Pina,Carlo,Norma e Carmen.
10 01 2016…..oggi da lassu’sono sicura tu stia festeggiando beata tra gli angeli la tua festa noi dal basso alziamo solo gli occhi nella speranza che i nostri baci ti arrivino e ti aiutino a spegnere le tue candeline….auguri brilla stellina ❤️
Eternamente nei miei pensieri, penso a quel fiore che stava sbocciando, pieno di progetti per il futuro e che qualcuno maledettamente, inspiegabilmente ha reciso. Saresti stata un bouquet di fiori… tanti fiori che avrebbero rispecchiato il tuo carattere a mano a mano che saresti cresciuta, a cominciare dai fiori di campo teneri, belli, freschi, colorati, vivaci come eri adesso tu; per poi passare alle tante specie di rose: bianche, gialle, rosa, rosse che avrebbero rispecchiato la tua purezza e la passione che avresti messo in tutti i tuoi rapporti con le cose e con le persone; per finire alle orchidee belle e preziose nel loro genere, fiere e altezzose e consapevoli nella loro semplicità di essere apprezzate e amate. Resterà i così per noi… per me, un fiore dai mille colori e dai tanti profumi, e in ogni luogo ed in ogni dove sei stata sentirò la tua presenza sempre, sempre vivrai nei miei pensieri, nel mio cuore. TVB , ciao piccola.
Caro Erri, la mia famiglia ti ringrazia di cuore per la tua delicatezza e sensibilità verso il nostro angelo che ora non è più in mezzo a noi a rallegrarci come solo lei sapeva fare. Non mi aspettavo che una persona a lei sconosciuta potesse descrivere a parole la nostra Carmen con tanta dolcezza e ,come se ci conoscessi, a farci sentire compresi. Tu hai scritto bene, ci sono dolori che non sopportano il lamento, che prescrivono l’ entusiasmo, e noi così siamo oggi, con un vuoto dentro ognuno di noi che non potrà mai essere colmato ma Carmen ci rimane nel cuore e sono grata a Dio di aver ricevuto il suo amore perché questo mi mantiene viva. Grazie Erri De luca
Sapere che tu, mia piccola grande donna, abbia toccato anche il cuore di un grande scrittore mi consola; sapere che ciò che ti ha strappato via dalla nostra meravigliosa famiglia non sia passato inosservato, non sia stato accantonato e travolto da quest’incessante divenire, prova a rasserenarmi il cuore. Ringrazio Erri De Luca per aver riservato un piccolo spazio solo per te, un piccolo pensiero ma capace di smuovere l’animo anche di chi non ha avuto il privilegio di conoscerti. Ringrazio Erri De Luca per questo dono.
Ti amiamo
Ti ho conosciuta un bel giorno di fine estate quando sei passata in ufficio e scherzavamo insieme sui nostri gatti che, buffi, ti salgono sopra e cominciano a pestarti con le zampe sulla pancia prima di sdraiarsi.
Eri spigliata, meravigliosamente bella e solare con tanta vitalità e voglia di divertirsi.
Ora, però, non ci sei. Sei volata via come una meteora, all’improvviso, e arieggi sempre con i tuoi begli occhi marini pieni di gioia che brillano e vivono assieme alle tue membra donate.
L’assurdo destino ti ha negato ogni terrena felicità, ma continui la tua strada.
Voglio però ricordarti com’eri…e come allora sorridi.
Così ti ricordo.
Ciao Carmen
Cara Carmen
Cerco consolazione nell’immaginare che adesso tu conosci il motivo per cui chi, con entusiasmo e passione affronta la vita, debba rinunciarci per colpa di chi invece la disprezza e la affronta con superficialità
ciao,
sono un po’ in ritardo ma mi devi scusare. non mi sono ancora rassegnato.
…
mi dispiace.
non lo accetto.
…
che la prossima estate a baia non posso fermarti, salutarti e dirti con la mia voce a papera : “mio dio quanto sei bella piccola, anzi ormai da quest’anno non potrò dirti più piccola !!”
…
e magari dopo incontrare Pina e fare sempre la solita battuta scema : “ma come hai fatto a fare una ragazza così bella tu ?? questo è un bellissimo mistero ..”
…
a proposito, pensa che non ho ancora scritto ai tuoi.
ti prometto che appena metabolizzo un po’ e ce la faccio, provvederò.
…
bella sicuro lo sei e lo sai……..confessa;
ma soprattutto educata, timida, equilibrata, sicura e sorridente.
insomma riassumendo decisamente 6 una persona speciale.
…
come i tuoi genitori e la sorellina.
…
che disperazione, la vita non è giusta.
appena ti penso soffro da morire.
…
ciao.
Un luogo dove condividere il nostro affetto per Carmen. ..
Grazie Erri