Mi suona strana l’espressione geografica Medio Oriente.
Si tratta di popoli e stati che appartengono al continente Asia e si collocano alla sua estremità, non in posizione mediana.
Più precisa è la denominazione francese Proche Orient, vicino oriente, ma resta un punto di vista occidentale, che la fraintende come sua propaggine.
Per mio uso la dico Asia Mediterranea.
Compresa tra la Siria e il Giappone, l’Asia ha la sua specifica storia indipendente dall’Occidente che ha molto influenzato: il monoteismo per sua origine geografica è asiatico.
È stato un continente meno bellicoso dell’Europa. Su questo carattere ha fondato la crescente prosperità, suo esempio evidente la Cina.
Di recente si è guastato il modello. La ripresa di attriti tra India e Pakistan, i bombardamenti tra Israele e Iran inaugurano una nuova questione asiatica.
Per questa volta c’entrano meno le religioni e i loro estremismi. La politica torna a dettare guerra usandola come forma di negoziazione.
Torna d’attualità l’affermazione del prussiano von Clausewitz al principio del 1800, per il quale la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi.