“Sape”

Le parlate locali sono più rapide e concise della lingua italiana. Il napoletano abbrevia, tronca. Ma in una forma verbale invece allunga rispetto al corrispondente in Italiano. Egli sa diventa: isso sape. Non è una ridondanza, ma un aumento di significato. “Sape” significa sia sapere che avere sapore. Questa minestra “sape“, è saporita. Imparo dal…

Impossibile

All’aeroporto Paola parla con Sandra, addetta al banco degli imbarchi. Si ricorda della faccia e del nome di Paola. Si scambiano battute, confidenze. Stiamo andando in Francia. Sandra dice che suo fratello ha aperto un ristorante, ci raccomanda una visita. Ci serve un posto per andare a cena e lei ci prenota un tavolo per…

Inge

Alla pubblicazione del mio primo libro m’invitò a pranzo. Nel 1989 facevo il mestiere di muratore, avevo mani grezze. La calce accompagnava le unghie e le piccole ferite. Sulla sua tovaglia bianca erano bene in vista. Le feci simpatia. Conosceva mezzo mondo ma non aveva nessun’aria da gran dama. Fu schietta e diretta. M’invitò a…

Mani e cure

Ho avuto in sogno papà, più giovane di me. L’ho abbracciato e poi ho fatto una mossa mai pensata prima: gli ho baciato le mani, le nocche larghe, le dita tozze. Nel sogno era un bacio di gratitudine. Mi hanno pagato gli studi, il mare estivo, i pasti, i sonni, la chitarra, le scarpe. Mi…