Per una edizione di miei versi

Più della scrittura in prosa, quella in versi ha bisogno di una voce che ne batta le sillabe, le estragga dalla cassa toracica, le stacchi dalle labbra e le affidi all’aria, al vento che è il più fedele mezzo di trasporto. Qualcuno aggiunge ai versi una musica, rendendoli leggibili agli analfabeti, ai ciechi. Il canto…

Breve storia del ginocchio

Nel 328 a.C. Alessandro Magno adottava per le cerimonie della sua corte il gesto della genuflessione, prendendolo dalla sconfitta Persia. È atto di umiltà già praticato in Babilonia, che abbassa la statura più intensamente del semplice inchino. È nelle pratiche di molte religioni, fino all’uso privato del pretendente inginocchiato per la proposta di matrimonio. Il…

De senectute

Un anno prima di essere ammazzato, Cicerone a 63 anni scrive il “De senectute”, circa la vecchiaia. È in forma di dialoghi, al cui centro c’è Catone il censore, vissuto un secolo prima. È una confutazione della decadenza fisica e mentale, ma evitando di “naturae repugnare”, opporsi alla natura. Leggo i dialoghi in occasione del…

Di materia fragile

Domenico mi scrive da Ortona un ricordo della festa del santo patrono, appuntamento attesissimo dai bambini. Uscita al completo di famiglia, gelato, fiera con bancarelle, giostra, devozioni: era festa di maggio, anticipo di estate. Pure questa ricorrenza oggi è sospesa nell’aria, che è il deposito dei ricordi e stanno lì, coi pollini e le rondini,…

Per conto

Mio cugino Mario mi trasmette ricordi ricevuti da nostra nonna Emma sull’epidemia detta Spagnola. Tra il 1918 e il 1920 uccise decine di milioni di persone nel mondo, che allora ne contava due miliardi circa. I conteggi allora non erano puntuali né ossessivi. Fu una influenza virale, colpì giovani e adulti con esiti polmonari. Fu…