Africa

Alla donna che vende per strada libri di autori africani, compro le poesie di Léopold Senghor, senegalese. Leggo l’Africa e ripenso al poco che ne ho intravisto. Prima la Tanzania negli anni ottanta, la lingua Swahili imparata sulla grammatica di un missionario italiano, le sere passate a usarla sotto il grande mandorlo indiano del villaggio.…

Il ponte levatoio

In questi anni mi si è guastata la vista del mare. A passeggio lungo una sua riva, vedo la sua superficie come un sudario steso, sopra il quale vanno bare, e non barche, a motore. Il mare è lo stesso, la mia vista no. L’anagramma di Libia è Alibi, la pretesa di non trovarsi sul luogo del…

Un fatto personale

È l’epoca dei massimi naufragi del Mediterraneo, degli annegati in massa. Senza bisogno di tempesta si spargono sui fondali e i loro nomi non hanno rilievo. Per loro il mare è una fossa comune. A quest’epoca si addice la frase che ho trovato in un breve racconto letto di recente. “Uno di quei momenti in…

Città di costa

Un mese fa invitato dall’editore spagnolo prendevo da Fiumicino un aereo per Barcelona (chissà perché da noi si raddoppia la sua elle). Guardavo stupito il cartello luminoso delle partenze: c’erano altri cinque voli di diverse compagnie dirette a Barcelona nel pomeriggio. Forse è la metà più turistica del Mediterraneo. Ho imparato il suo nome sui…