Erri De Luca's Foundation
Prima ancora di salire al nord, alle fabbriche, alle colline, al vino di Piemonte, io ne sapevo già. Da un rigagnolo in cui viaggiavano teste di alici e risciacquo di panni, un ragazzo di Napoli risaliva a città e luoghi altrui, che un giorno avrebbe abitato. Assorbiva da Cesare Pavese un anticipo del suo futuro.…
La faccia di Sergio è una foto segnaletica del 1900. C’è la mappa dei bivacchi in montagna, uomini saliti a decimare e a farsi decimare, comandanti a vent’anni. Il fuoco è il compagno dei partigiani, il fumo è la spia che li denuncia. Si impara a fare un fuoco senza fumo, legna secca, senza…
L’ultima salita, patibolo in spalla, termina sull’altura calva del Golgota, cranio. Nel corteo di scorta il condannato scorge il trambusto dei piedi, quello può vedere, curvo sotto i colpi e il palo caricato addosso. Il santo non galleggia a mezz’aria, non passeggia sull’acqua, ha deposto in terra la sua giocoleria miracolosa di riparatore di guasti…
I migranti non sono solo “carne che viaggia, ma speranza. Sono quelli che ci raggiungono da tutte le parti del nostro territorio, così vasto da rendere impensabile qualunque misura di contenimento”. Erri De Luca parla così all’Adnkronos del suo libro, ‘L’ultimo viaggio di Sindbad’, appena ristampato da Einaudi (pp. 53, euro 7). “Il segreto di…
In ogni famiglia di Napoli c’erano una volta due specie di narrazioni ricorrenti: il terremoto e i fantasmi. Nessuna generazione è rimasta a corto di queste manifestazioni. Esse sono la botola sulla quale poggiano i sonni delle genti nostre e del Mediterraneo. Del resto è noto che un’apertura dell’inferno stava presso il lago d’Averno, in…